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Martedì, 23 Aprile 2024
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Occhipinti (Idv): “Canile, intervenga la corte dei conti, 900 mila euro in due anni”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Più volte ho chiesto di trovare soluzioni efficaci e meno costose al problema del randagismo a Palermo, facendo di tutto per trovare una casa a ogni cane ospitato al canile comunale, e invece questa amministrazione continua ad adottare interventi tampone e assai costosi". Così il capogruppo di Idv al consiglio comunale di Palermo, Filippo Occhipinti, commenta l'ordinanza con cui Palazzo delle Aquile ha predisposto il trasferimento in alcune strutture della Provincia dei cani randagi.

"Sia in occasione della determinazione della tassa dei rifiuti che della Tasi - continua Occhipinti - ho proposto una agevolazione che, a fronte dell'adozione di un cane del canile municipale, con relativi controlli periodici, permettesse l'esenzione o la riduzione della tassa. Invece oggi assistiamo all'ennesimo spreco di risorse pubbliche o di scarsa capacità gestionale, infatti sono stati spesi oltre 500 mila euro per spostare gli animali ospitati al canile di Palermo in altre strutture fuori città. Che, sommati ai 400 mila dello scorso anno, sfiorano il milione. Non era meglio incentivare le adozioni, spendendo meno? Un cane alle casse del comune di Palermo costa circa mille euro l'anno, l'agevolazione proposta mediamente trecento per animale. Delle due l'una: o ci sono altri motivi sotto o siamo davanti a un caso di incompetenza e mala gestione delle risorse dei cittadini. In entrambe i casi è necessario valutare, carte alla mano, l'intervento della Corte dei Conti".

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