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M5s, rinviate le elezioni del nuovo capo politico: il palermitano Vito Crimi resta leader

L'ex boy scout di Brancaccio resta alla guida del Movimento 5 stelle fino a data da destinarsi. Le decisione mette d'accordo tutti i pentastellati

Il palermitano Vito Crimi resta alla guida del Movimento 5 stelle fino a data da destinarsi. Colui che ha preso il posto di Luigi Di Maio, che si era dimesso il 22 gennaio 2020, sarà il leader del M5s più a lungo di quanto lui stesso - e chiunque altro - avesse inizialmente messo in conto. 

"Stiamo attraversando un momento di emergenza sanitaria, sociale ed economica senza precedenti e tutte le nostre forze devono essere concentrate nell'unico obiettivo di accompagnare questo paese a rialzarsi, e per fare questo serve compattezza e unità di intenti -  si legge in un post pubblicato sul Blog delle Stelle - Il Comitato di garanzia, pertanto, ha ritenuto opportuno rinviare le elezioni del nuovo capo politico ad un momento successivo e su questo ha richiesto una interpretazione autentica al garante del MoVimento, Beppe Grillo, il quale ha ribadito che non solo è ammissibile, ma indispensabile, alla luce della eccezionale condizione in cui sta versando il paese, che si attenda la normalizzazione della situazione prima di procedere all'indizione della elezione del nuovo capo politico. Elezione che dovrà svolgersi necessariamente entro la fine dell'anno e comunque prima se le circostanze dovessero consentirlo".

Grillino della prima ora, sin dall'epoca dei "Meetup - Amici di Beppe Grillo", Crimi ha 47 anni ed è nato a Palermo. Laureato in matematica, fidanzato con la collega deputata Paola Carinelli, si trasferì dalla Sicilia alla Lombardia nel 2000 per lavorare come assistente giudiziario alla Corte d'Appello.

Crimi ha vissuto l'infanzia e l'adolescenza nel quartiere Brancaccio. Per anni ha svolto la sua attività politico-sociale in parrocchia. Ha abbandonato gli studi universitari in Matematica "per motivi di lavoro". Dopo in realtà aver vinto un concorso alla Corte d'Appello che l'ha costretto a trasferirsi a Brescia. Nel 2010 è stato il candidato dei 5 Stelle alla presidenza della Regione Lombardia. Nel curriculum, preparato per presentarsi ai militanti, ha scritto: "All’età di 27 anni mi sono trasferito a Brescia per lavoro, ho sposato mia moglie Cristina e ho avuto un figlio. Qui ho svolto per circa tre anni l’attività di capo scout, rispolverando una passione che non avevo mai perso, lo scoutismo. Scout una volta, scout per sempre. Il motto “estote parati” (sempre pronti) rimane per me un punto di riferimento".

La notizia della "conferma" di Crimi non coglie nessuno di sorpresa, soprattutto in casa M5s. Tra le reazioni, quella del senatore del MoVimento 5 Stelle ed ex ministro dei Trasporti Danilo Toninelli: "In questo momento rinviare le elezioni del capo politico era l'unica scelta da fare. Le nostre battaglie vanno avanti sotto la guida attenta di Vito Crimi. Penso allo scempio della sanità lombarda da parte del governo regionale, al taglio dei parlamentari, alle lotte che stiamo portando avanti in Europa affinché ci sia una gestione solidale dell'emergenza portata dal coronavirus. A una sanità che sia davvero pubblica, a un reddito di emergenza che non lasci nessuno indietro. Vito Crimi ha dimostrato di saper guidare il MoVimento e con lui andremo avanti". 

D'accordo con il rinvio anche la vicepresidente del Senato Paola Taverna: "Rinviare le elezioni del capo politico è una scelta saggia e doverosa in questo momento. L’emergenza sanitaria portata dal coronavirus ha fermato in qualche modo le nostre vite, ma non il lavoro che il MoVimento 5 Stelle sta facendo in Italia e in Europa. Vito Crimi si sta spendendo tantissimo da capo politico, è una persona seria che da sempre incarna i valori del MoVimento. Per questo non posso che ribadirgli tutto il mio appoggio".

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