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Il M5S fa sul serio, verso la mozione di sfiducia a Orlando: "Chi ha a cuore la città ci aiuti"

Servono 16 firme per la presentazione e i voti di 27 consiglieri per approvarla. Il gruppo dei pentastellati chiede l'aiuto del resto di Sala delle Lapidi. L'attacco alla maggioranza e al sindaco: "E' spaccata sui qualsiasi argomento, il Professore fa solo propaganda"

"Il tempo delle chiacchiere è terminato. Per questo abbiamo sottoscritto una mozione di sfiducia al sindaco Leoluca Orlando e alla sua Giunta, richiamando alla responsabilità tutti quei consiglieri comunali che hanno a cuore le sorti della città di Palermo e la vogliono libera dal vetusto e inefficiente sistema orlandiano". Il gruppo del M5S in Consiglio fa sul serio e chiede l'aiuto del resto di Sala delle Lapidi per sfiduciare il primo cittadino.

Quella che stanno preparando i pentastellati Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo è la seconda mozione di sfiducia nel giro di una settimana, dopo quella annunciata da Fabrizio Ferrandelli nei confronti dell'assessore alla Mobilità Giusto Catania. "E' questo l'unico modo per arginare la deriva della città" affermano i tre consiglieri, che rincarano la dose: "La maggioranza (se così ancora si può definire) che sostiene il sindaco - continua la nota dei consiglieri pentastellati - è priva di progetti e di sostanza e si presenta spaccata su qualsiasi argomento. Tutto ciò determina una totale inefficienza amministrativa e manifesta l'esclusiva capacità del sindaco che è quella di fare propaganda e sbandierare idee desuete e inutili per il benessere di Palermo. La città è preda di numerosi problemi ai quali però Orlando e la sua armata Brancaleone non pensano minimamente di trovare soluzioni concrete".

La mozione di sfiducia deve essere motivata e sottoscritta da almeno i due quinti del Consiglio comunale (16 firme); mentre per essere approvata deve riportare i voti favorevoli di almeno i due terzi dei consiglieri in carica: ossia 27 su 40. In caso di approvazione, ne consegue l’immediata cessazione degli organi del Comune.

"Il Movimento 5 Stelle non può essere complice di questa gestione vergognosa della città e di tale immobilismo che sta portando indietro la città, mentre il resto del mondo corre - concludono Amella, Lo Monaco e Randazzo -. Tanti i temi utili per la città ancora non affrontati: la salvaguardia dell'ambiente (discariche, depurazione), la mobilità, il decentramento amministrativo, la partecipazione, la gestione dei beni comuni, i rifiuti e gli ispettori ambientali. C'è una maggioranza inesistente, che non ha una visione e un programma politico. Palermo invece necessita di una guida attenta e responsabile che guardi al futuro e al funzionamento dei servizi rivolti ai cittadini".


 

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