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Movida, Orlando firma l'ordinanza Gestori sul piede di guerra

Tra le novità del provvedimento niente musica amplificata e multe fino a 500 euro anche per i clienti. Ma i titolari dei pub non ci stanno e annunciano battaglia: "Mazzata per i regolari, vantaggio per gli abusivi". Il paradosso delle band...

Gestori dei locali sul piede di guerra per le novità introdotte dall'Amministrazione nella bozza di regolamento sulla "movida". L'emendamento deliberato dalla Giunta comunale la scorsa settimana ha fatto storcere il naso a numerosi gestori dei locali di intrattenimento serale, che definiscono "disastroso" il provvedimento nato per trovare un punto d'equilibrio tra gli esercizi commerciali e il diritto al riposo dei residenti. Paolo Caracausi, presidente della commissione consiliare sullo Sviluppo economico e le Attività produtitive: "Norme troppo restrittive, si scatenerà una guerra". E intanto è arrivata la firma del sindaco Leoluca Orlando sull'ordinanza che vuole regolamentare i locali notturni.

Le due grandi innovazioni riguardano la musica e la somministrazione di bevande. Il primo punto è quello che meno convince i commercianti. "L'articolo 6 dell'ordinanza - spiega Giovanni Randisi, titolare del pub Ai Bottai - vieta di fare musica all'esterno con amplificazione, permettendo esclusivamente la possibilità di fare esibire band in acustico. Si rischia di sferrare un duro colpo alle attività in regola, lasciando impunite quelle abusive. Paradossalmente se facessimo esibire un gruppo con tromba, batteria e qualche altro strumento si rischierebbe di creare molto più fracasso pur non incorrendo in alcuna sanzione". A confermarlo lo stesso Caracausi: "Per assurdo una circostanza di questo tipo non andrebbe contro le disposizioni dell'Amministrazione".

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Dunque niente musica all'esterno dei locali dopo la mezzanotte. Limite che si sposta all'una tra il primo giorno di giugno e l'ultimo di settembre. Scattata l'ora "x" bisognerà rientrare all'interno. E poco importa che ci siano, come d'estate, picchi serali di 25-30°. L'altro punto, sebbene incontri parzialmente i gestori dei locali, mira ad evitare che le zone dei pub diventino un tappeto di bicchieri di vetro e lattine. "Complessivamente - dichiara Fabio Ciulla, de Il Siciliano - lo ritengo un provvedimento troppo repressivo. Ma tant'è, e per questo ci stiamo adeguando. Il mio timore è che le attività regolari vengano svantaggiate, con gli avventori pronti ad andare nei pub della provincia o a ripiegare verso gli abusivi. Per il resto trovo sacrosanto rispettare la quiete pubblica e i diritti delle persone che vivono in determinate zone".

Più convinto della "norma anti bicchieri" Antonio Ferrante, dell'associazione VivoCivile, che ha seguito passo passo il percorso partecipato tra esercenti e Amministrazione. "Sanzionare gli avventori - spiega Ferrante - è un modo per garantire residenti e gestori, che finivano anche per questo nel mirino dei controllo. Rimangono dei punti da migliorare, ma è un primo passo per tutelare il decoro urbano e rispettare chi lavora. Per fare delle valutazioni dovremo attendere i risultati delle verifiche che verranno effettuate. Poi, rispetto al tema dell'abusivismo, vanno fatte considerazioni diverse. Alla Magione è stato fatto un grande lavoro, che rispondesse alle esigenze di legalità. Su Vucciria e Ballarò bisogna impegnarsi ancora". Ma l'ordinanza in questione anticipa solo i contenuti della bozza di regolamento adottata dalla Giunta, e firmata dal Sindaco, che dovrà passare al vaglio del Consiglio comunale.

"Vogliamo garantire il nostro impegno - spiegano il primo cittadino e l'assessore comunale alle Attività produttive Giovanna Marano - per non abbassare la guardia sul diritto alla quiete dei nostri concittadini, provando a sintonizzare tale diritto con quello di fare impresa degli operatori economici dell’intrattenimento serale". Nel documento viene fatto riferimento alle multe in cui possono incorrere i gestori dei pub: da 25 a 500 euro per ogni violazione accertata. Prevista anche la possibilità del sequestro amministrativo cautelare di vetro e lattine all'interno dei locali per cinque giorni consecutivi. Stesso discorso per gli impianti di amplificazione. Qualora un pub caschi nella "trappola" due volte durante lo stesso, i vigili urbani ne disporranno la chiusura per cinque giorni consecutivi.

Polemico il presidente della commissione Caracausi: "Dobbiamo ancora trovare una sintesi perfetta che rispecchi le esigenze di tutti, e credo che la Giunta abbia fatto diversi errori di valutazione. Sul versante musica ritengo che le definizioni utilizzate siano troppo generiche. L'Amministrazione non sarà in grado di fare rispettare queste regole perché i vigili urbani non sono abbastanza. Si lavori di più sull'abusivismo. Giovedì 5 marzo ci incontreremo in Commissione con le associazioni di categoria per studiare delle migliorie. Ognuno dei partecipanti potrà fare le proprie proposte di cui studieremo la fattibilità". Nell'ordinanza firmata da Orlando, però, non viene accennata alcuna differenziazione "per zona". Un pub in riva al mare e lontano da case e villette, dunque, sarà accomunato ad uno che si trova in pieno centro, dove la densità degli abitanti è maggiore.

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