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Monreale: approvato il bilancio consuntivo ma la maggioranza scricchiola

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Non abbiamo voluto prendere parte al regolamento interno di conti, nato da tempo in seno al PD. Nel Consiglio Comunale di ieri - dicono Antonella Giuliano e Giuseppe Guzzo del Gruppo CambiAmo Monreale - non si sono evidenziati contenuti da trattare e, sul rendiconto di gestione, molti, sempre appartenenti al PD, pensavano di poter trarre conclusioni e, come sopra detto, regolare conti interni". Questo, in sintesi, il pensiero che ha animato i due Consiglieri, spesso autori di battaglie importanti, portate a termine con successo, in contrapposizione alla Giunta guidata dal Sindaco Piero Capizzi. Nel Consiglio Comunale di ieri, sin dall'inizio, era palpabile un clima di tensione, molti volti erano scuri ed ancora più scuri sono apparsi dopo che allo scranno è salito l'ex Sindaco Salvatore Gullo, il quale ha richiamato in maniera dura ma netta e senza fronzoli, dopo aver ringraziato i Carabinieri per gli arresti mafiosi perpetrati alle prime luci dell'alba, i Consiglieri dissidenti del PD.

Dopo alcune schermaglie e dopo che il Presidente del Consiglio Comunale Giuseppe Di Verde, ha più volte richiamato il tanto pubblico accorso, compresi alcuni sostenitori dei così definiti "dissidenti" del PD, si è passati alla votazione del bilancio di previsione e qui, il colpo di scena sopra accennato: Giuliano e Guzzo di "CambiAmo Monreale", hanno votato a favore, tanto che l'atto è stato approvato con 16 voti a favore, contro i 12 dell'Opposizione.

"Ci siamo concentrati sui risultati che il bilancio riportava e sulle conseguenze che una bocciatura avrebbe comportato - dicono ancora Giuliano e Guzzo - dalla verifica del bilancio abbiamo visto che, grazie sicuramente più alle ferree regole imposte dalla Corte dei Conti che per la capacità dell'amministrazione, il risultato di gestione è finalmente positivo, un segnale che la procedura di risanamento finanziario che tanto sta gravando sulla comunità che si ritrova una imposizione fiscale mai così alta, inizia a portare dei frutti che fanno sperare nell'uscita dalla crisi finanziaria in cui il nostro comune versa. Votare in senso contrario - concludono i due di CambiAmo Monreale - avrebbe quindi significato buttare via tutti i sacrifici fatti dalla cittadinanza fino ad oggi, dato che il rischio di dichiarazione di dissesto sarebbe stato a questo punto altissimo ed abbiamo valutato le conseguenze di una bocciatura per i creditori, i quali si sarebbero visti bloccare i pagamenti, per i precari ai quali non si sarebbero potuti rinnovare i contratti (a meno che non intervenisse economicamente in maniera diretta la Regione), il blocco dei lavori urgenti ad oggi programmati, il blocco dello stipendio dei dipendenti, e tutto questo solo per un gioco di forza tra parti di un Partito, il PD, appunto, che dimostrano sempre di più il proprio totale disinteresse per la comunità".

E' quindi risuonata in Aula, nuovamente la voce dell'ex Sindaco Salvatore Gullo, oggi Capogruppo di Alternativa Civica, il quale non ha esitato a scagliarsi contro i dissidenti ed in particolare contro Sandro Russo che, sino a pochi giorni fa', aveva ricoperto il ruolo di Assessore al Bilancio prima ed alla Polizia Municipale dopo: "non sono scelte animate da riflessioni politiche ma solo volte all'interesse personale" ha detto in sintesi Gullo.

Si è poi finalmente udita la voce dei così detti "dissidenti", i quali, attraverso una nota firmata dal Segretario Regionale del PD Fausto Raciti e da altri Dirigenti di Palermo, letta in Aula dal consigliere Rosanna Giannetto, hanno respinto quel "dissidenti" appioppatogli e rivendicato, attraverso la nota in oggetto, la totalità del simbolo e dell'appartenenza al PD e nominato, come Capogruppo, Manuela Quadrante.

Nella mattinata di oggi, si è poi fatto sentire anche il Deputato Regionale Salvo Lo Giudice che del Gruppo "CambiAmo Monreale" è stato lo sponsor elettorale alle ultime amministrative, il quale si è scagliato contro Giuseppe Guzzo ed Antonella Giuliano, rei di aver votato a favore e di aver salvato dal pareggio 14-14 che sarebbe risultato una bocciatura, la previsione di Bilancio portata in Aula da Capizzi.

I due Consiglieri chiamati in causa, per concludere, hanno quindi dichiarato "Non ci siamo prestati a questo gioco meschino a costo di caricarci di critiche che, come è d'uso in questi casi, servono solo a screditare l'avversario politico, attribuendogli intenzioni che non ha. Non è mai stato infatti mai nostro interesse passare in maggioranza - dicono Guzzo e Giuliano - e non ci è mai interessato ricevere cariche assessoriali o incarichi di nessun genere, che pure ci sono state in diverse occasioni offerte. Portiamo solo avanti, come sempre, la nostra idea di opposizione costruttiva, fatta di prese di posizione a volte dure, ma oneste, che ci porta a non avere paura di rivolgerci all'autorità giudiziaria quando riteniamo che siano lesi gli interessi dei cittadini, ma avendo sempre presente, nel nostro cuore e nella nostra mente, che rappresentiamo la Comunità e non questo o quel partito".

Rosario Lo Cicero Madè

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