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Immigrazione, Orlando con il sindaco di Riace: "Sia orgoglioso di avere salvato vite"

Domenico Lucano, simbolo dell'accoglienza, è stato arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. Da Palermo un'accorata difesa: "Quando saremo chiamati a rispondere del genocidio perpetrato in questi anni nel Mediterraneo, potrà essere orgoglioso di aver fatto scelte che hanno salvato vite umane e la dignità"

"Ormai da anni sostengo che l'unica strada ragionevole per affrontare il tema delle migrazioni è quella più radicale: abolire il permesso di soggiorno, moderno strumento di tortura, se non di pena di morte. Quando saremo chiamati a rispondere del genocidio perpetrato in questi anni nel Mediterraneo e nei Balcani ci sarà chi, come il sindaco Domenico Lucano, potrà essere orgoglioso di aver fatto scelte che hanno salvato vite umane e la dignità umana di noi tutti". Il sindaco Leoluca Orlando interviene così sul caso Riace. Il primo cittadino Domenico Lucano - come Orlando in prima fila per l'accoglienza - è stato arrestato per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. In una delle intercettazioni raccolte nell'ambito dell'inchiesta, è lo stesso Lucano ad ammettere: "Proprio per disattendere queste leggi balorde vado contro la legge".

Come è nato il "modello Riace" e come funziona

Da tempo Lucano porta avanti, spesso in polemica con le istituzioni, il suo modello di integrazione, nato quasi per caso nel 1998 quando una barca di profughi curdi raggiunse le coste di Riace. Lucano all'epoca era un professore ma decise di impegnarsi per l'integrazione dei migranti nel paese. Sono passati vent'anni e lui è ancora lì. All'inizio tutto è partito nel 2001 con il programma nazionale asilo per un'accoglienza organizzata, poi è entrato in campo anche il Comune. Lucano, che è alla guida di Riace da tre mandati, è diventato sindaco per la prima volta nel 2004. Da allora fino a oggi a capo del paese c'è sempre stato lui. Il suo modello di accoglienza, il cosiddetto "modello Riace", si basa su un rovesciamento di prospettiva. Lucano è riuscito a coniugare la sfida dell'accoglienza con il rilancio del Paese. Grazie ai migranti il paese ha contrastato lo spopolamento recuperando le case abbandonate e ha salvato i vecchi mestieri e le attività artigianali tramandadoli ai nuovi arrivati. Ma il modello è esportabile? Lucano rispondeva così a questa domanda due anni fa in occasione del suo inserimento nella classifica della rivista Fortune tra le 50 personalità più influenti al mondo: "Ci vuole gradualità", ma, sottolineava, "dove prevale l'umanità, si tratta sempre di un modello esportabile".​

"L'utopia della normalità" di Mimmo Lucano: Riace, il paese dell'accoglienza

"Riace, paese dell'accoglienza"

"Fortune" aveva inserito Lucano - lui, unico italiano - al 40esimo posto nella classifica degli uomini più influenti. "Ha salvato la città - scriveva allora la rivista -, la cui popolazione oggi include migranti provenienti da 20 nazioni, ringiovanendo l'economia del comune (Riace ha ospitato più di 6.000 richiedenti asilo in tutto). Anche se la sua posizione pro-rifugiati lo ha messo contro la mafia e lo Stato, il modello di Lucano - concludeva la rivista americana - è stato studiato e adottato come esempio nell'ambito della crisi dei rifugiati in Europa". Commentando l'inserimento del suo nome nella classifica, Lucano aveva detto: "Siamo 'il paese dell'accoglienza' e questo è arrivato in ogni parte del mondo. Dobbiamo essere orgogliosi".

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