rotate-mobile
Politica Piazza Verdi

Renzi inaugura l'anno accademico: "Basta rassegnazione, serve cambio culturale"

Il Premier al Teatro Massimo. Fuori la protesta di lavoratori e studenti: attimi di tensione con la polizia. Ieri sera il capo del governo è intervento alla manifestazione 'Basta un sì' al Santa Cecilia. In giornata tappe a Trapani e Taormina. Il 16 novembre tornerà in Sicilia con il ministro Delrio

Al via la seconda giornata siciliana per il Presidente del Consiglio Matteo Renzi che questa mattina parteciperà all'inaugurazione dell'anno accademico. Subito dopo l'evento d'apertura al Teatro Massimo di Palermo, il premer si recherà a Trapani dove parteciperà a una manifestazione a sostegno del Sì al referendum. Nel primo pomeriggio si sposterà a Taormina (Messina), dove presenterà ufficialmente il logo per il G7 che il prossimo anno si terrà proprio nel piccolo comune sullo Ionio. 

VIDEO/ RENZI AL MASSIMO: "CIASCUNO SI METTA IN GIOCO"

Previste proteste in mattinata. Gli operai della Sis hanno annunciato la loro presenza in piazza con indosso abiti da lavoro per protestare contra la decisione dell'azienda, che si occupa della realizzazione del passante ferroviario, di licenziarli. Gli edili consegneranno una lettera a Renzi per chiedere l'intervento del governo per stoppare i 250 licenziamenti previsti ed evitare così anche che l'ennesima opera pubblica rimanga incompiuta perché scrivono nella missiva "sarebbe una sconfitta per i lavoratori, per i cittadini ma soprattutto per le istituzioni".

LA DIRETTA:

ORE 12.00. L'intervento del premier si è concluso e con esso l'inaugurazione del nuovo anno accademico.

ORE 11.00. Renzi sale sul palco. "L'università è stato il luogo in cui si è tagliato in modo più dissennato negli ultimi anni - ha detto il premier -. Non vengo qui a fare promesse. La necessità espressa dal rettore di investire sui giovani ricercatori esiste. La certezza di potersela giocare è un punto fondamentale. Su tutti questi temi richiamo alla straordinaria collaborazione. Con la legge di Stabilità abbiamo iniziato le assunzioni dei docenti". Poi Renzi apre una parantesi per parlare della città in cui si trova. "Goethe scrive - afferma il Presidente del Consiglio - che chi ha visto una volta il cielo di Palermo non potrà dimenticarlo. E' così. Io credo che il valore di questa città non stia solo nel cielo, ma in molto di più. Palermo è un incrocio di civilità. E' una città complessa, molto più significativa del racconto banale e stereotipato che alle volte ne viene fatto. Tutta la Sicilia è così per questo ho deciso di fare qui il G7". Secondo Renzi quello che serve è una cultura che protegga dalle sofferenze, che le combatta, come diceva Vittorini. "La Sicilia ha bisogno di andare oltre la rassegnazione. Non serve nemmeno l'estremo ottimismo. Abbiamo bisogno di uno sguardo diverso e per farlo abbiamo bisogno dell'Università che deve lavorare per il cambio culturale". Il premier lancia quindi un appello al mondo accademico: "Sfido lei e i suoi colleghi - dice Renzi rivolgendosi al rettore -, aiutaterci a semplificare la burocrazia dentro le università e siate responsabili delle risorse che vi vengono messe a disposizione. L'idea che le responsabilità sono tutte della politica non è vera. Noi facciamo la nostra parte, ma anche voi dovete vincere le resistenze interne. Ciascuno di noi si metta in gioco". Il premier annuncia una nuova visita in Sicilia il 16 novembre: "Saremo qui con il ministro Delrio per visitare e fare il punto sulle infrastrutture".

RETTORE-3ORE 10.45. Parla il rettore. "Ai giovani laureati dobbiamo garantire la possibilità di un lavoro qualificato", così Fabrizio Micari apre l'inaugurazione dell'anno accademico. "Non possiamo tradirli, non possiamo mortificarli, non possiamo costringerli, dopo una faticosa stagione di studi, alla ricerca di un lavoro, qualunque esso sia, anche non corrispondente al livello di impegno che hanno profuso - aggiunge Micari -. E' necessario un nuovo Risorgimento, un impegno collettivo di tutte le parti in gioco". Secondo il rettore il Governo deve "tornare a investire in misura importante nella formazione e nella ricerca" affinchè le università possano essere "co-protagoniste di una nuova stagione di crescita e di sviluppo del Paese". Mentre il rettore sta facendo il suo intervento dal palco del teatro, all'esterno una cinquantina di insegnanti e ricercatori precari stanno manifestando in via Ruggero Settimo. "Vogliamo il ruolo" è il loro urlo. Insieme a loro protestano anche gruppi di studenti.

"Non è che frutto di certe politiche il fatto che, dati Svimez, nel 2014 il 25% degli studenti meridionali abbia scelto atenei fuori dalla propria regione e che dal 2008 al 2012 ci sia stata una diminuzione del 19,7% degli studenti universitari al Sud. E non è un caso che dal 2010 al 2015 gli iscritti a Palermo siano passati da 65 mila a poco più di 40 mila. Ma le preoccupazioni del rettore sono altre. Organizzare parte della campagna elettorale del Premier Renzi, capo di un governo responsabile dei processi di svuotamento dell’ateneo palermitano e della cancellazione del diritto allo studio, responsabile della distruzione del mondo del lavoro e del mondo della formazione" afferma Silvia Fabra del Collettivo universitario autonomo.

Un corteo di studenti ha lanciato dei fumogeni e cercato di forzare il cordone a protezione dell'area circostante al Teatro Massimo, ma è stato respinto. Tra i manifestanti anche un gruppo di operai della Sis.

RENZI ORLANDO-2ORE 10.30. Matteo Renzi, è appena arrivato al Teatro Massimo di Palermo. Il premier è accompagnato, tra gli altri, dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, dal rettore Fabrizio Micari, dal sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, e dal presidente dell'Ars, Giovanni Ardizzone. Presenti anche il sindaco Leoluca Orlando, con la fascia tricolore, ed il sovrintendente del Teatro Massimo, Francesco Giambrone.

La prima giornata di Renzi. Anche ieri non sono mancate le proteste dei lavoratori. Al teatro Santa Cecilia, una sala gremita ha accolto il presidente del Consiglio, in città per la campagna referendaria. Fuori, però, i lavoratori di Almaviva protestavano: rischiano il trasferimento a Rende, in Calabria. Con loro anche gli assistenti ai disabili e un gruppo di universitari. Il premier durante il suo intervento alla manifestazione 'Basta un sì' a Palermo ha mostrato il logo, ma la presentazione ufficiale avverrà solo oggi all'Hotel Timeo di Taormina alla presenza del sindaco.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Renzi inaugura l'anno accademico: "Basta rassegnazione, serve cambio culturale"

PalermoToday è in caricamento