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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Udc e Pd incalzano Crocetta, Gucciardi: "Dopo il voto verifica di maggioranza"

Segnali di insofferenza dai due partiti che sostengono il governo. Il capogruppo Pd all'Ars parla di "campanelli d'allarme". D'Alia: "Se Crocetta intende trasformare questa esperienza nell'ennesima riedizione del lombardismo noi ci tiriamo fuori"

Minacciosi scricchiolii nella maggioranza a sostegno del governatore Crocetta. Il primo segnale di insofferenza arriva dal segretario regionale dell'Udc e ministro per la Pubblica amministrazione, Giampiero D'Alia: "L'Udc ha la stessa forza di sempre. Forse è Crocetta ed il suo Megafono ad essere sovradimensionato in giunta. Ha più assessori che voti". A cui fanno seguito le parole del capogruppo Pd all'Ars Baldo Gucciardi, che ha parlato "di campanelli d’allarme che stanno suonando nella maggioranza", che "per senso di respsonsabilità del Pd" andranno valutati dopo le elezioni amministrative del prossimo week end.

'Se Crocetta intende trasformare questa esperienza di governo nell'ennesima riedizione del lombardismo - ha detto D'Alia al Giornale di Sicilia - noi ci tiriamo fuori. Crocetta sta portando avanti una guerra ai partiti che lo sostengono invece di interloquire con loro. Mi chiedo perchè continui ad alimentare partitini satelliti che fanno del qualunquismo il lodo unico motivo di esistenza. Così - aggiunge - non rafforza la coalizione e si comporta come Lombardo''. Da qui la posizione dei centristi: ''La giunta deve essere espressione di una maggioranza politica. E oggi questa maggioranza non c'è anche per colpa di alcune scelte di Crocetta. Manca un tavolo della coalizione e bisogna capire che il periodo di rodaggio è finito. Il rimpasto - conclude D'Alia - viene fuori dopo le scelte sul programma da portare avanti. Si fa solo se serve''.

Più sottili nella forma ma non nella sostanza le parole di Gucciardi: “Il presidente Crocetta  sta portando avanti un lavoro importante, difficile e delicato: proprio per questo è indispensabile che la sua azione sia sostenuta da una maggioranza motivata e compatta. All’indomani della tornata elettorale, per realizzare davvero quel processo di cambiamento, riforme e innovazione per il rilancio della Sicilia – conclude Gucciardi – appare opportuno ripensare l’accordo di maggioranza e avviare una fase politica nuova e più evoluta, a partire dai rapporti fra maggioranza e governo”.

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