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Partecipate, M5S attacca Orlando: "Restaurazione trasformista, Palermo torna agli anni '80"

I consiglieri pentastellati intervengono dopo le nomine fatte dal sindaco: "Adesso si avvierà pure la giostra delle spartizioni dei posti in Giunta"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

“La spartizione delle poltrone per le società partecipate alle varie, distinte e contradditorie forze della maggioranza si è conclusa. Il Pd, Sicilia Futura e Sinistra Comune hanno avuto ciò che avevano richiesto; sembra essere piombati, di colpo, di nuovo, nella Palermo degli anni '80. E adesso si avvierà la giostra delle spartizioni dei posti in Giunta". E' quanto affermano in una nota i consiglieri comunali del M5S, Ugo Forello, Giulia Argiroffi, Concetta Amella, Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo.

"Nel frattempo - proseguono i pentastellati - la città continua a sprofondare, fra l'incuria e l'incapacità dell'amministrazione, tra sporcizia, degrado e disservizi. A Cimino, politico di vecchia data che ha attraversato tutto l'arco politico siciliano (da Forza Italia a Sicilia Futura, passando per importanti ruoli nei governi Cuffaro e Lombardo) e che ben rappresenta la nuova restaurazione trasformista del sindaco, richiediamo, da subito, di essere capace di difendere gli interessi dell'Amat contro il Comune che con la richiesta di oltre 46 milioni di euro, rischia di determinarne il fallimento”.

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