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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Mafia, Lombardo riferisce all’Ars: “Contro di me nessuna prova”

Il Governatore ha parlato in Aula della vicenda giudiziaria che lo riguarda affermando che si dimetterà "prima che venga pronunciato un verdetto: di assoluzione o di condanna". Sulle elezioni anticipate: "Si voterà ad ottobre"

Niente dimissioni immediate. Il presidente della Regione, Raffaele Lombardo, questa mattina ha riferito in Aula all’Assemblea regionale in merito alla vicenda giudiziaria che lo riguarda, dopo la richiesta di rinvio a giudizio nei suoi confronti per concorso esterno in associazione mafiosa e voto di scambio, con l'udienza preliminare fissata il 9 maggio. “Non intendo né assolvermi né giudicarmi – dice il governatore a Palazzo dei Normanni - sarebbe troppo comodo e compete all'autorità giudiziaria. Ma – afferma  - non c'è un solo video, una condotta illecita o una relazione di servizio. Non c'è un solo fatto, un patto o uno scambio, un procurato vantaggio che provi una mia responsabilità. Non ci sono mai stati né contatti né rapporti” con esponenti di Cosa nostra, ha detto Lombardo, sottolineando che “per anni gli inquirenti hanno cercato ma senza trovare nulla, né prove né fatti”.

Lombardo ha ribadito quanto affermato precedentemente: “Mi dimetterò prima che un verdetto venga pronunciato – prosegue - di assoluzione o di condanna, non importa. Prima che quel verdetto raggiunga il cittadino per mettere al riparo la Presidenza. E' una decisione che prendo per rispetto di tutti voi, per il Parlamento, per i cittadini e per il nostro governo". E guardando al futuro politico, "archiviata questa legislatura -aggiunge il presidente della Regione - ce ne sarà un'altra: la si smetta di invocare dimissioni, ancor prima di una sentenza di primo grado, prima che si sia deciso da parte del giudice se ci debba essere un processo".

Il governatore si e' detto poi "d'accordo con quanti sostengono che sia riprovevole il solo contatto o rapporto con certi soggetti, non c'e' stato infatti nessun contatto e nessun rapporto”. Senza indicare una data precisa, il presidente della Regione ha affermato che le elezioni regionali anticipate si terranno in autunno. "Le prossime regionali – dice - non coincidano con le elezioni nazionali, questo porterebbe ad un condizionamento tra i partiti. Poichè il governo Monti porterà a termine la sua legislatura, in Sicilia si anticipi la verifica regionale all'autunno prossimo".



 

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