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Venerdì, 29 Marzo 2024
Politica

Nuovo testo anti parentopoli, veto esteso ai coniugi dei deputati

Il presidente della commissione Affari istituzionali all'Ars Marco Forzese: "Abbiamo allargato lo spettro delle cause per l'ineleggibilità e incompatibilità, estendendo per esempio i veti se gli enti sono gestiti dal coniuge dell'eletto o dal convivente"

Incompatibilità e ineleggibilità per deputati e assessori che gestiscono enti di formazione anche tramite i coniugi o i conviventi. Questa mattina la Commissione Attività produttive all'Assemblea regionale ha esitato il disegno di legge anti parentopoli, estendendo alcuni criteri di incompatibilità. "Abbiamo allargato lo spettro delle cause per l'ineleggibilità e incompatibilità - dice Marco Forzese, presidente della commissione Affari istituzionali dell'Ars e deputato dei Democratici riformisti per la Sicilia - dei deputati e degli assessori con un nuovo testo, nato dal mio 'lodo' di ieri sera, che estende ad esempio nella formazione professionale i veti al mantenimento della carica parlamentare se gli enti sono gestiti dal coniuge dell'eletto, dal coniuge separato e dal convivente".

Forzese aggiunge: "Per quanto riguarda i veti per i soci occulti, tale condizione deve essere provata giudiziariamente. Per quanto riguarda gli assessori regionali, essendo questi nominati e non eletti, le nuove cause di incompatibilità e la ineleggibilità varranno anche su tutti i settori della pubblica amministrazione, e quindi non solo sulla formazione professionale. Per quanto riguarda le norme sulla trasparenza, legati all'affidamento di appalti in maniera discrezionale a deputati o a parenti ed affini entro il secondo grado - conclude - la I commissione avvierà l'esame del mio 'lodo' la prossima settimana unitamente alle norme anticorruzione".

Il nuovo testo, che verrà trasmesso oggi alla Presidenza dell'Ars per essere esaminato in Aula già nei prossimi giorni, dispone in materia di inelegibilità dei deputati regionali e di incompatibilità con la carica di deputato e di componente della giunta regionale a "chi ha il coniuge, ascendenti o discendenti, ovvero parenti o affini sino al secondo grado, i quali ricoprono il ruolo di rappresentante legale, amministratore o dirigente, o sia socio anche occulto, quando la condizione è provata giudiziariamente, in enti o società operanti nel settore della formazione professionale".

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