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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Blitz di Candiani dopo la rivolta nella Lega: espulsi dal partito 3 "ribelli", 12 i sospesi

Il commissario del Carroccio in Sicilia allontana Aiello (consigliere Quinta circoscrizione), Zizzo e Michele Rizzo (consiglieri a Bagheria). I provvedimenti sono stati presi al termine di un incontro a Isola delle Femmine. Ma i leghisti restano spaccati

Fuori dalla Lega 3 dei ribelli che hanno firmato il documento di "sfiducia" al commissario provinciale Antonio Triolo e al responsabile Enti locali per la Sicilia occidentale Igor Gelarda. Altri 12 amministratori locali sospesi dal partito di Salvini. 

Dopo la rivolta scoppiata ieri a Palermo, pugno duro del commissario della Lega in Sicilia Stefano Candiani. Quello del senatore Candiani è stato un vero e proprio blitz, che si è concluso con l'allontanamento dal Carroccio di Andrea Aiello (consigliere della Quinta circoscrizione a Palermo), per "comportamenti contrari agli obblighi di lealtà e correttezza indispensabili verso tutti i componenti del partito e verso i suoi dirigenti"; Anna Zizzo (capogruppo della Lega a Bagheria) e Michele Rizzo (consigliere sempre a Bagheria) per "aver ripetutamente violato il codice etico, nonché le norme regolamentari e statutarie del partito".

Destinatari di provvedimenti di sospensione dal partito anche 12 dei firmatari del documento: Elio Ficarra, consigliere comunale di Palermo, è il nome più noto; poi ci sono Grazia Ventimiglia (consigliere comunale Terrasini), Giuseppe Barbici (consigliere comunale Partinico), Giuseppe Gattano (consigliere comunale Roccapalumba), Luca Seminerio (consigliere comunale Lercara Friddi), Salvatore Mannina (Ciminna, assistente locale dell'eurodeputata Francesca Donato), Monia Jerbi (consigliere comunale Borgetto), Francesco Stabile (consigliere Quinta circoscrizione), Maria Pitarresi (consigliere Prima circoscrizione Palermo), Pietro Di Miceli (consigliere comunale Chiusa Sclafani), Tiziana La Motta (vicepresidente del consiglio comunale di Contessa Entellina), Antonio Cacioppo (consigliere comunale Giuliana).

Caos Lega, gruppo di ribelli contro Triolo e Gelarda 

Nel documento diffuso ieri veniva invocato "un immediato intervento dei vertici nazionali e del commissario regionale del partito in Sicilia" a causa di "una gestione unilaterale da parte di alcuni rappresentanti del partito". E Candiani è intervenuto subito, spazzando via le contestazioni dei dissidenti. Secondo quanto appreso da PalermoToday, Candiani ha convocato i "ribelli" oggi pomeriggio in un albergo di Isola delle Femmine alla presenza dei vertici provinciali della Lega. Tutti sarebbero stati ascoltati e a maggioranza avrebbero ribadito "l'assenza di democrazia e di dialogo all'interno del partito". Poi, al termine di un incontro che sarebbe stato contrassegnato da un clima di tensione, il senatore Candiani ha notificato con effetto immediato i provvedimenti di espulsione e sospensione agli interessati per aver screditato la linea del partito. Il risultato è che ad esempio a Bagheria "muore" il gruppo della Lega in Consiglio comunale; mentre alla Quinta circoscrizione di Palermo il gruppo si dimezza per effetto dell'espulsione di Aiello e della sospensione di Stabile.

"Non è pensabile - dichiara il commissario provinciale Antonio Triolo - che nel nome di polemiche interne, giuste o sbagliate che esse siano, la Lega sia trascinata in polemiche giornalistiche da parte di chi evidentemente non ha chiaro il suo ruolo e gli obblighi di rispetto tra gli iscritti, verso il partito e verso Matteo Salvini ed il lavoro che sta facendo per il Paese. La struttura della Lega a Palermo opera in costante contatto e secondo le indicazioni degli organi regionali e nazionali. Nel rispetto del diritto a dissentire di ciascuno, non si può consentire che questo dissenso sia trasformato, per motivi di risentimento o per perseguire visibilità personale, in polemiche peraltro pretestuose ed infondate".

Le decisioni prese da Candiani sono un punto in favore del duo Gelarda-Triolo, anche se restano i malumori e il partito a Palermo di fatto è spaccato in due blocchi. Da un lato Triolo e Gelarda; dall'altro l'europarlamentare Francesca Donato, convitato di pietra dell'incontro che si è svolto oggi pomeriggio. Insomma, la questione è tutt'altro che chiusa. 

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