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Martedì, 19 Marzo 2024
Politica Bagheria

Bagheria, Cinque non ci sta: "Denuncio la mafia e faccio nomi, ecco perché mi attaccano"

Il sindaco del M5S al centro delle polemiche prima per la casa abusiva del padre, poi per la denuncia subita da un ex lavoratore Coinres al quale ha detto: "Ti strappo il cuore". "Ha tirato in ballo i miei nipoti, è venuta fuori l'indole di zio. Dietro questa storia c'è qualcuno dietro..."

Alla faccia del cognome che porta si dà un bell’otto in pagella. Non solo a lui, ma a tutta la sua amministrazione “per come in questo anno e mezzo abbiamo cambiato il modo di amministrare un paese come Bagheria, dove gli interessi della mafia hanno sempre avuto la meglio su quelli dei cittadini”. Parla a PalermoToday Patrizio Cinque, sindaco del M5S, finito in questi giorni al centro delle polemiche. Un febbraio nero per il primo cittadino pentastellato (unico della provincia di Palermo): dal servizio delle Iene sulla casa abusiva del padre, al lavoratore ex Coinres – Carmelo Di Salvo - che pochi giorni fa lo ha denunciato. “Ti strappo il cuore”, questa la frase incriminata (e ripresa da un video) che Cinque ha rivolto a Di Salvo che protestava contro di lui durante la pausa di un consiglio comunale a fine novembre. Giorni non proprio tranquilli per il sindaco eletto a giugno 2014. “Ma mi sembra di star qui da 10 anni per tutto quello che siamo riusciti a fare. E miglioreremo ancora”, dice con soddisfazione.

Sindaco, partiamo dalla fine. La “lite” con Di Salvo risale a novembre, perchè la denuncia è arrivata solo in questi giorni?
“Sinceramente non saprei. Magari c’è una certa politica che lo supporta e lo incoraggia, visti gli ultimi accadimenti. Penso che sia consigliato male, che ci sia qualcuno dietro. Mi attaccano come persona, perchè non possono farlo nel merito. Ma io sono tranquillo, non ha i margini per denunciarmi. Anzi, sono io che lo querelerò. L’11 settembre ha fatto irruzione nella mia stanza minacciandomi e gridandomi: ‘So dove abiti’. Un ispettore dei vigili urbani presente alla scena ha verbalizzato tutto. Il tizio non è nuovo a queste cose”.

Lei ha usato parole altrettanto forti però...
“Sì è vero. E forse non ho agito in maniera corretta. Ma questa persona è da mesi che mi perseguita con offese e minacce. Finchè attacca me non c’è problema, ma quando ha mi ha ‘ricordato’ che ho dei nipotini (ne ha 16, figli dei 3 fratelli e delle 4 sorelle ndr) è venuta fuori l’indole di zio protettivo. Capisco il ruolo che ho, ma a tutto c’è un limite. Anche perchè questa persona in passato ha dimostrato di saper passare dalle parole ai fatti, visto che quando la precedente amministrazione pose fine al contratto dei Temporary (lavoratori ex Coinres) fu tra i protagonisti di un’aggressione all’ex sindaco Lo Meo: gli hanno tolto un coltello dalle mani”.

Quello della gestione dei rifiuti a Bagheria è un caso spinoso, all’inizio della sua avventura fu minacciato di morte durante una protesta dei lavoratori ex Coinres
“E certo. Perchè abbiamo deciso di rompere col passato e interrompere il servizio del Coinres. Dopo i primi sei mesi di gestione della ‘Tec Servizi’, il servizio è passato nelle mani del Comune che gestisce in comando i lavoratori ex Coinres seguendo i dettami della legge regionale. Ciò significa che sono cambiate tante cose: non diamo in mano le chiavi del servizio a certi personaggi mafiosi. Noi dettiamo le regole, chi non le rispetta lo rispediamo al mittente (cioè al consorzio). Recentemente abbiamo revocato il comando a 11 dipendenti perchè non funzionali. Invece chi sta rispettando le nostre direttive ha garantito il posto di lavoro e si trova bene.

Qual è la situazione rifiuti a Bagheria oggi?
“La situazione è buona. La città è più pulita rispetto agli anni precedenti, ma dobbbiamo fare di più. Abbiamo approvato piano Aro, il progetto di differenziata porta a porta spinto. Ma in un futuro prossimo dobbiamo arrivare alla strategia rifiuti zero. Intanto Bagheria non è più 'la città dei rifiuti' e abbiamo abbassato la Tari di 1 milione di euro: da 9,6 a 8,5 milioni. Questo forse dà fastidio a chi ha amministrato prima.

Lei, appena insediato, iniziò a denunciare il malaffare mafioso nel territorio...
“Sì è vero. E certa politica si meraviglia che un sindaco faccia queste cose. Che faccia i nomi. Ho denunciato la gestione mafiosa del cimitero e spero che la Procura faccia emergere quanto raccolto. Ho fatto i nomi delle pompe funebri vicine alla mafia locale. Anche Flamia disse che la mafia fa quello che vuole all’interno del cimitero. Ho fatto sloggiare la "Bagheria srl" dallo stadio e fatto in modo che il Comune riprendesse possesso dei sette cartellon pubblicitari che ci sono attorno. I mafiosi mi nominano, in un’intercettazione dell’operazione antimafia ‘Panta Rei’ Di Salvo dice: ‘Non si possono più avvicinare gli assesori, questo (Cinque ndr) denuncia tutti. Anche il gip ha sottolineato che quest’amministrazione fa da argine alla mafia locale. Io certe cose le so, anche se ho 30 anni. E quando sai devi agire. Devi andare oltre”.

Le Iene le hanno tirato un bello scherzetto. Lei però durante il servizio disse una cosa non vera...
“Sono stato preso alla sprovvista dalle Iene. La casa di mio padre – costruita nell’82, quando ancora non ero nemmeno nato – non è stata sanata. Avevo seguito la pratica fino al 2012. Mancava la parte finale, la concessione edilizia in sanatoria. Sono stato impreciso e mi sono scusato. Ma io alle Iene ho rimproverato che si stesse facendo un servizio di approfondimento su Bagheria in pochi minuti. Golia mi ha sbattuto il microfono in bocca: un comportamento diverso da quello dedicato ad altri”.

Un attacco a lei o al Movimento che rappresenta, accusato di essere troppo moralista?
“Resto convinto che sia stato un attacco a Patrizio Cinque, sindaco di un movimento che dà fastidio perchè si taglia gli stipendi.  Ricordo che ho per i primi sei mesi ho lavorato gratis. Un movimento che ricorda onestà. E quindi si cerca di trovare qualunque appiglio per screditarlo. Una cosa che non ho gradito, non solo io ma anche la città, sono stati gli attacchi politici di quelli che conoscono questo fenomeno. Anche loro in famiglia hanno chi non ha completato l’iter”.

Lei pensa che l’Amministrazione Cinque dia fastidio a qualcuno, perchè?
“Questa amministrazione dà fastidio perchè in un anno abbiamo fatto moltissime cose: abbiamo riaperto un asilo nido chiuso da 3 anni, abbiamo recuperato 10 milioni progetti europei, rivisto il modo di gestire i rifiuti, risolto il problema del servizio idrico, rimesso in esercizio il depuratore, abbiamo ridato decoro alla città. E poi abbiamo licenziato due dirigenti nonostante forti pressioni politiche”.

A completare questo febbraio nero c’è un video in commissione all’Ars in cui lei “sbrocca”...
“Il video è stato tagliato ad hoc. Perchè si mostra solo la parte in cui perdo la pazienza, mentre prima faccio un intervento molto pacato. Ma io quando vado in commissione all’Ars sono un cittadino seduto al tavolo coi deputati. E agisco col fervore dell’’uomo di strada’. Sono stanco di essere rappresentato da un’istituzione sorda. Sono stato chiamato in commissione Ambiente per il depuratore di Aspra. Ma il depuratore funziona, c’è stato un malfunzionamento, ma è a regime. Ma questo a Bagheria diventa un problema enorme. Invece per Palermo e altri comuni no. Gli altri sindaci non vengono chiamati. Io invece sono stato convocato in tutte le commissioni. Sono una persona tranquilla, mi girano solo quando vedo che c’è un accanimento”.

Cosa pensa del lavoro svolto dal “collega” Orlando a Palermo?
“Penso che il ruolo di sindaco sia il più difficile tra quelli elettorali. Conosco Palermo e le difficoltà nell’amministrarla. Orlando ha un suo spessore, lo stimo come persona. Ma preferisco non entrare nel merito del suo operato. Abbiamo un buon rapporto di vicinato. E poi c’è sempre il M5S col fiato sul collo anche se non è presente in Consiglio”.

Siamo al 19 febbraio sindaco. Anche se quest’anno è bisestile, marzo sta arrivando. In bocca al lupo. “Grazie”, risponde ridendo. 
 
 

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