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Viaggio nell’Ottava circoscrizione: “Sommersi dalle minidiscariche”

Parla il presidente Marco Frasca Polara che fa il conto dei diversi problemi nei quartieri del centro storico che soffrono a causa della presenza continua dell'immondizia e di una mobilità nemica dei cittadini

Continua la serie di interviste ai presidenti delle otto circoscrizioni. Coloro che, insieme ai consiglieri, hanno più di altri politici il "polso" della situazione nei vari quartieri di Palermo. Oggi parliamo con Marco Frasca Polara, presidente dell’Ottava Circoscrizione (IdV Sinistra e Ecologisti), che comprende i quartieri: Politeama - Libertà - Montepellegrino - Malaspina-Palagonia.

Molti la “etichettano” come il salotto di Palermo. La circoscrizione dei quartieri “privilegiati” del centro storico. In realtà le piaghe di rifiuti e mobilità non lasciano scampo neanche all’ottava circoscrizione con residenti costretti a fare i conti con minidiscariche ad ogni angolo, eternit, molti buoni propositi e pochi fatti.

Presidente, quali sono i problemi più "importanti" nel territorio della circoscrizione?

“La criticità più stringente è quella dell’immondizia. Il centro storico, in particolare il quartiere Libertà e buona parte del quartiere Politeama, è interessato dal servizio di raccolta differenziata porta a porta. Nei fatti, però, ciò crea non pochi disagi ai residenti che, per colpa di altri, si ritrovano delle piccole discariche ad ogni angolo dei quartieri. I cumuli d’immondizia non differenziata vengono lasciati nei pressi delle campane che servono per la raccolta di vetro e plastica, o peggio, vicino ai cestini gettacarta. Ciò accade in via Cirrincione, via Aloisio Iuvara, via Archimede… etc”.
 
E laddove la differenziata non c’è?

“A volte ci troviamo di fronte a situazioni veramente allarmanti e di maggiore dimensione. Al Borgo, ad esempio, nei pressi della Chiesa dell’Immacolata in via La Masa ci sono sette cassonetti che puntualmente si trasformano in una grande discarica con tanto di mobili e altri materiali ingombranti che ad un certo punto vengono incendiati. Il risultato è che il muro della chiesa si è totalmente annerito. Capitolo a parte merita l’eternit, che invade le strade del nostro territorio e le 'strade abbandonate'".

Cosa sono le “strade abbandonate”?
“Si tratta di vie che il Comune 'battezza' pur non essendo di piena pertinenza comunale ma che non sono interessate da un vero e proprio programma di urbanizzazione. Spesso infatti in queste strade manca l’illuminazione o altri servizi e anche queste si trasformano in strade-discarica. Un esempio? Via Palatucci, via D’Alia, via Margherita De Simone”.
 
Ma i problemi non sono solo dovuti all’immondizia…

"Un elemento sul quale si dovrebbe lavorare e molto è sicuramente il tema mobilità a 360° dalle zone blu, all’utilizzo delle auto, alle zone pedonali fino alle piste ciclabili. Su questo fronte è necessario attendere che il consiglio approvi il piano generale del traffico urbano poi si potrebbe dare spazio ai tanti privati che vorrebbero investire in progetti di mobilità sostenibile e che al momento non riescono a tradurre in pratica le loro idee".
 
Progetti per il futuro?

"Sicuramente la promozione dei locali della circoscrizione di via Fileti, 19. Locali dislocati in zona di frontiera, che hanno bisogno di manutenzione e di qualche accorgimento in più da parte dell’Amministrazione comunale. Mi piacerebbe far diventare questo luogo un centro civico, un centro d’attrazione per i cittadini".

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