Regionali, D’Alia: “Io candidato? Il gong suona a Ferragosto”

"Nessuno mi ha candidato nè mi sono autocandidato. Questa volta in Sicilia è candidato un programma, una serie di compiti a casa da cui i siciliani onesti e moderati non possono prescindere". Lo dice il coordinatore siciliano e presidente dei senatori Udc Gianpiero D'Alia in un’intervista al quotidiano l'Unità, sull'ipotesi che possa essere lui il candidato governatore, espressione dell'asse con il Pd, in vista del voto di ottobre. In ogni caso, avverte, "il tempo
sta per scadere. Chi deve decidere sa che il gong suona a Ferragosto".

Il programma deve prevedere "lotta alla mafia, rigore finanziario e il patto per la crescita firmato da tutte le forze sociali e imprenditoriali siciliane il primo marzo. Su questo abbiamo iniziato il confronto con il Pd". D'Alia, tenuto conto anche del sistema elettorale maggioritario, non ritiene possibili le larghe intese stile Monti; sì, invece, ad "un accordo con l'Idv sul risanamento della Regione e del Comune di Palermo". Le primarie? "Sarebbero solo un boomerang come ha dimostrato il caso Palermo e poi non c'è tempo".

PD APPREZZA. "Apprezziamo l'apertura al dialogo con il nostro partito da parte del segretario regionale dell'Udc, Gianpiero D'Alia, . Lo ha detto  il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, commentando le dichiarazioni di D'Alia. "Con l'Udc d'altronde - continua Lupo- abbiamo già condiviso la mozione di sfiducia al presidente della Regione, Raffaele Lombardo e governiamo insieme diversi comuni dell'isola. Continueremo a lavorare -conclude- affinchè l'alleanza unisca i partiti del centrosinistra per un programma di cambiamento della Sicilia alternativo al  berlusconismo e al lombardismo, aperto al confronto con l'Udc, con proposte chiare per lo sviluppo produttivo, il lavoro, la legalità".