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Palermo in prima linea per la tutela dei minori

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

La nuova città metropolitana di Palermo, guidata dal sindaco Leoluca Orlando, come opportunità per razionalizzare nel territorio gli
interventi a tutela dei minori, promuovere progetti educativi mirati ed integrati e coordinare i diversi attori ed operatori del settore.
In questo nuovo quadro normativo e amministrativo, il 7 luglio scorso a Palermo, nella ex Chiesa di S. Mattia (già Noviziato dei Crociferi)
in via Torremuzza 20, il Garante dei Diritti per l'Infanzia e l'Adolescenza del Comune, Pasquale D'Andrea, ha incontrato amministratori locali e rappresentanti di quanti, volontari ed enti pubblici, si occupano di assistenza e tutela dei minori nel territorio

Presenti delegati dei Comuni di Altofonte, Borgetto, Cinisi, Godrano e Petralia Soprana,  dell’Asp di Palermo e delle associazioni Cesvop (Centro servizi volontariato di Palermo) e Rotary Club, nonché gli assessori alla Cittadinanza sociale ed alla Scuola del Comune, rispettivamente Agnese Ciulla e Barbara Evola. Durante l’incontro con il Garante, premesso comunque che le ristrettezze nei bilanci dei Comuni continueranno ad interessare l’attuazione delle politiche sociali, i relatori hanno concordato sulla necessità di “mettere a sistema” tutti gli attori del cosiddetto terzo settore (comuni, scuola, famiglie, associazioni ed enti pubblici) per prevenire i problemi (dispersione
scolastica, assistenza economica e sanitaria delle famiglie, consultori femminili etc.) piuttosto che intervenire dopo, quando i diritti dei minori e degli adolescenti sono già stati diminuiti. Ed è in questo contesto che il ruolo della Città Metropolitana di Palermo costituisce una grande opportunità - hanno concordato i partecipanti all’incontro - di coordinamento e ottimizzazione nei servizi sociali a supporto dei minori. La Città Metropolitana è però, ovviamente, un ente pubblico di nuova costituzione e di strutturazione in fieri, le cui potenzialità di efficienza ed incidenza nelle realtà territoriali, e non solo nel settore delle Politiche Sociali, andranno sviluppate e soprattutto testate in corso d’opera per verificarne l’efficacia.

“All’incontro di oggi, dunque - ha ricordato Pasquale D'Andrea - ne seguiranno altri, più strettamente operativi, raccordandosi anche con il Garante nazionale, proprio per mettere a registro e raccordare gli interventi nei comuni del palermitano che - ha sottolineato D’Andrea - includono grandi realtà problematiche comeVillabate, Capaci, Bagheria, Carini ed altri centri in sofferenza nell’assistenza sociale”.

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