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Finanziaria, più risorse dalla Regione ai comuni virtuosi

Per accedere ai fondi regionali niente più bandi ma criteri ben precisi. Oltre alla capacità di riscossione dei tributi, verranno premiate le azioni per ridurre l'inquinamento, migliorare l'efficenza energetica e la gestione dei rifiuti

Nuove regole per la ripartizione dei fondi regionali tra i comuni siciliani. Niente più bandi e burocrazia senza fine. Le risorse verranno distribuite secondo criteri ben precisi che premieranno le amministrazioni locali più virtuose. Oltre a tener conto della dimensione demografica, si valuteranno la capacità di riscuotere tributi, le azioni per contenere l'inquinamento, quelle per migliorare l'efficenza energetica o ancora la gestione dei rifiuti.

Riuscire ad estrapolare un dato certo, al momento, non è semplice. Se le somme destinati ai comuni lo scorso anno si aggiravano intorno ai 378 milioni di euro, nel 2014 si dovrebbe arrivare a circa 386. E si parla di contributi certi poiché legati all'Irpef che la Regione incassa ogni anno. Se da una parte verranno "avvantaggiati" i comuni più grandi, dall'altra è stato previsto un fondo perequativo per quelli minori nell'ottica di assicurare le risorse necessarie per il corpo di polizia municipale, asili ed altro ancora. Entro il prossimo 30 aprile la Regione stabilirà le percentuali esatte, potendo così attribuire proporzionalmente le risorse.

Le somme trasferite nei bilanci delle amministrazioni locali non saranno vincolate, e questo permetterà ai vari sindaci di gestirle con maggiore flessibilità. Per i comuni più piccoli ci sono in conto anche 115 milioni di euro, quelli necessari per garantire i servizi essenziali. Si riduce invece il fondo per gli investimenti, che passa da 180 a 80 milioni. Ma l'assessore alla Funzione Pubblica, Patrizia Valenti ha spiegato al Giornale di Sicilia che c'è "l'impegno del governo di reperire nuove somme a livello nazionale e comunitario".

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