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Nuti zitto in Procura ma si sfoga su Fb: "Messo alla gogna, estraneo ai fatti"

Il deputato pentastellato è stato sospeso dai probiviri del Movimento dopo avere ricevuto l'avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta della Procura sulle firme false per le comunali del 2012

"Sono sempre il Riccardo Nuti che a Palermo ha lottato contro un intero sistema di potere, di mafia bianca e nera. Proprio quell'impegno, senza gloria e arricchimento, mi ha consentito di rappresentare una comunità e una speranza alla Camera dei deputati. Da parlamentare ho proseguito la battaglia: senza risparmiarmi, esponendomi e facendomi nuovi nemici. Stessa battaglia che ho tentato di portare avanti per le prossime comunali. Oggi questa storia delle firme è come un contrappeso".  Sono le parole del deputato Riccardo Nuti, sospeso dai probiviri dei 5 stelle dopo avere ricevuto l'avviso di garanzia nell'ambito dell'inchiesta della Procura sulle firme false per le comunali del 2012. Il parlamentare rompe il silenzio dal suo profilo Facebook e commenta quanto accaduto nelle ultime settimane.

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Nuti, davanti ai pm che lo hanno interrogato, si è avvalso della facoltà di non rispondere. "La mia difesa nel procedimento penale, mio diritto e dovere, proverà che sono estraneo ai fatti - scrive sul social network -. Per il momento accetto in silenzio (presto se ne capirà il motivo) e con fatica quotidiana la gogna e gli insulti compiaciuti che mi piovono da settimane, convinto che le indagini della magistratura confermino la mia coerenza, il mio rigore morale e la mia affidabilità di uomo e politico. Allora sarò lo stesso Riccardo Nuti di sempre, quello che non abbassa mai la testa".

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