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L'ex ministro Barca a Palermo: "Partiti come espressione della società"

L'esponente del Pd è intervenuto al Kalhesa nell'ambito del suo tour in giro per l'Italia per illustrare "il partito che ho in mente". All'incontro, organizzato da "Uguaglianza e libertà", presenti giovani esponenti ed amministratori locali del Pd

“Il partito come espressione della società che non sia legato al Governo”. Questo il pensiero portante dell’ex ministro Fabrizio Barca intervenuto al Kalhesa nell'ambito del suo tour in giro per l'Italia per illustrare "il partito che ho in mente".

All'incontro, organizzato dal circolo tematico del Pd "Uguaglianza e libertà", erano presenti giovani esponenti ed amministratori locali del Partito democratico (a cui l'ex ministro per la Coesione territoriale del Governo Monti ha aderito lo scorso aprile), tra cui l'assegnista di ricerca in filosofia politica presso l'università di Palermo Dodo Agnello ed il consigliere comunale Pd di Cefalù, Nicolò Pizzillo.

Nel corso del dibattito si è discusso su come riorganizzare il Partito democratico dopo la bufera post elettorale. "Un partito che non deve essere legato al governo" e che soprattutto sia "espressione della società".

“I partiti oggi sono una delle più pesanti zavorre ed impedimento all’azione di buon governo – ha spiegato Barca – e per un buon governo il bandolo della matassa sta nei partiti. Che devono essere pungolo e stimolo per lo Stato. Invece oggi i partiti – sottolinea l’ex Ministro - sono ‘statocentrici’: qui il bene particolare prevale su quello pubblico, e soprattutto, viene bloccato il rinnovamento delle classi dirigenti. L’idea di nuovo partito discende dalla necessità di un nuovo metodo di governo necessario per rinnovare il paese. Questo sarà possibile attraverso una metodologia detta “sperimentalismo democratico".

Un incontro intergenerazionale che ha visto attorno al tavolo anche l'ex segretario generale Cgil Italo Tripi, lo storico dirigente del Pci siciliano Simona Mafai, diversi docenti universitari ed i tanti iscritti e simpatizzanti - giovani e non - impegnati nel circolo. "Il partito - sempre secondo Barca - deve stare più vicino agli amministratori locali e garantire il ricambio generazionale. Il confronto deve essere pubblico, informato, acceso e ragionevole, aperto a individui ed associazioni genuinamente e testardamente indipendenti. Il Partito deve rimanere separato dallo Stato; occorre limitare il finanziamento pubblico, rendendolo trasparente per metodo di raccolta e impiego; assoluta separazione fra funzionari di partito ed eletti o nominati in organi di governo. I Partiti attuali - in conclusione - tendono a legittimare il cesarismo, accentuando il proprio tratto personalistico: così le primarie tendono ad appagare a poco prezzo la domanda di democrazia dei partiti. Enorme è la lontananza dei partiti dalla società".

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