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Europee, Confartigianato incontra candidati Pd e Forza Italia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Nuove consultazioni elettorali nella sede di Confartigianato Imprese Sicilia, in vista delle Europee del prossimo 26 maggio. Oggi ospiti, in due distinti appuntamenti, il Pd e ForzaItalia.
Il Pd ha preso parte all’incontro con i candidati Caterina Chinnici e Pietro Bartolo,accompagnati da Giuseppe Lupo e Teresa Piccione. Per Forza Italia, invece,l’europarlamentare Salvatore Cicu. Ad accogliere la politica, nella sede di via Emerico Amari, il vicepresidente nazionale con delega per il Mezzogiorno, Filippo Ribisi; il presidente regionale Giuseppe Pezzati; il segretario regionale Andrea Di Vincenzo insieme a una delegazione di imprenditori rappresentanti la Sicilia.

I vertici di Confartigianato hanno presentato il manifesto della federazione “Dieci proposte per un’Europa a misura di micro e piccola impresa”. Proposte concrete per chiedere ai candidati alle elezioni europee del prossimo 26 maggio, più tutela e maggiori garanzie per
gli artigiani e le Mpmi. Un documento che diventa argomento di dibattito con i candidati siciliani nel tour delle consultazioni elettorali.

“L’artigianato e le Mpmi hanno esigenze diverse rispetto alle grandi imprese – hanno sottolineato Pezzati e Di Vincenzo –. Abbiamo voluto istituire il salotto degli artigiani, per un dibattitto con i candidati senza barriere, dove con schiettezza chiediamo alla politica di intervenire concretamente in ambito europeo. L’Europa non deve essere sorda alle esigenze delle micro imprese. È l’occasione per fare sentire la nostra voce. Oggi – hanno aggiunto Pezzati e Di Vincenzo – abbiamo voluto dare spazio ad altri due grandi partiti, che in questi giorni presentano a tutti i siciliani le loro proposte e i loro obiettivi. Il nostro lavoro è far sì che le esigenze dei nostri artigiani e delle nostre imprese, diventino le loro”. “Vogliamo un’Europa dell’accoglienza – ha detto Filippo Ribisi –. A oggi non c’è fisco equo, non c’è una distribuzione della ricchezza equa. Le piccole imprese sono quelle che portano reddito al Paese, ma sono quelle più bistrattate. Noi chiediamo alla politica meno titoli di giornale e più fatti concreti. Non smetteremo mai di pretendere che le nostre imprese vengano valorizzate e rispettate, basta mega appalti alle mega lobby”.

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