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Carini e Bagheria soffocate dai rifiuti, sindaci a Palazzo d'Orleans con i compattatori

L'Anci invoca un tavolo nazionale, mentre il sindaco di Bagheria guiderà una delegazione di primi cittadini che manifesteranno a Palermo per "fare toccare con mano il problema a Crocetta". Da un pilota Alitalia palermitano l'appello a Mattarella

E' ancora emergenza rifiuti in provincia. L'ordinanza emanata nelle scorse settimane dal presidente della Regione, Rosario Crocetta, non è bastata a risolvere il problema che si sta riacutizzando. In particolare, la situazione è critica a Carini e Bagheria. Uno scenario che ha spinto l'Anci a chiedere "che venga istituito con urgenza un tavolo di coordinamento sui rifiuti che coinvolga il governo nazionale, il governo regionale, le prefetture e gli enti locali". Mentre però cresce l'esasperazione dei cittadini. Tra i tanti, un pilota Alitalia palermitano ma emigrato a Udine che ha rivolto un appello perfino al presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La notte scorsa i vigili del fuoco sono intervenuti, a Carini, per spegnere gli incendi dei cumuli di spazzatura non raccolta per strada. Diversi roghi sono stati spenti in via Amerigo Vespucci e lungo la statale 113. I pompieri hanno impiegato alcune ore prima di mettere in sicurezza la zona e scongiurare che le fiamme si propagassero anche alle sterpaglie. Il sindaco Giovì Monteleone aveva sollevato il problema già nei giorni scorsi."Non sappiamo - aveva detto - dove andare a scaricare i rifiuti".

A Bagheria il sindaco Patrizio Cinque ha annunciato che firmerà un'ordinanza per istituire "il divieto assoluto di gettare sacchetti di rifiuti presso i cassonetti presenti in città o posizionarli nelle consuete zone fuori casa per la raccolta differenziata sino a nuovo ordine". "La decisione - si legge in una nota - si è resa necessaria per i noti fatti derivanti dalla scelta regionale di non permettere al Comune di Bagheria, e non solo al nostro Comune, di poter scaricare presso la discarica di Bellolampo, cui si è aggiunta un’altra grave emergenza ieri: gli autocompattatori bagheresi, insieme a circa un altro centinaio di autocompattatori di altri Comuni, sono rimasti fuori dai cancelli della discarica catanese dove non gli è stato concesso di scaricare. L’amministrazione della discarica catanese si è resa disponibile, perché satura, a poter ricevere solo i rifiuti della città metropolitana di Catania". Cinque invita i cittadini a collaborare e tenere i rifiuti in casa.

Proprio il primo cittadino di Bagheria lunedì guiderà un delegazione di sindaci che arriveranno a Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione, con gli autocompattatori. "Rappresentanti di diversi comuni, non solo 5stelle, sindaci, rappresentanti del Movimento e semplici cittadini si daranno appuntamento sotto alle finestre del presidente per fargli toccare con mano – dicono i deputati 5 stelle all'Ars - un'emergenza di cui evidentemente il governatore non riesce a cogliere la portata. Siamo ad un passo dell'emergenza sanitaria". “Crocetta, la Contrafatto e l'intera classe dirigente del Pd – dicono i parlamentari 5 stelle a palazzo d'Orleans - si devono dimettere in massa. Il Pd non è stato capace di fare nulla in 4 anni di governo. Si mettano da parte e facciano gestire l'emergenza a chi ha cognizione di causa. Hanno preso in giro i siciliani, hanno goduto dei poteri straordinari concessi dall'articolo 191 del Codice dell'ambiente e nonostante ciò hanno mantenuto uno stato di confusione che non si vedeva dai tempi di Cuffaro".

Leoluca Orlando ed Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell'AnciSicilia, chiedono che le istituzioni tutte si riuniscano "per affrontare in maniera concreta l'ennesima emergenza che, come al solito, sta esplodendo in maniera particolarmente virulenta nel periodo estivo, proprio quando la nostra Isola dovrebbe presentare un'immagine impeccabile ai tanti turisti che affollano spiagge e siti monumentali e archeologici". "La situazione  - dicono - appare assolutamente sfuggita di mano e non arriva nessuna indicazione dal Dipartimento interessato sulle azioni da mettere in atto, mentre in molti comuni gli auto compattatori partono e tornano pieni. C'è una totale mancanza di coordinamento che sta generando anarchia. A questo di deve aggiungere che mancano totalmente dati effettivi sulla quantità dei rifiuti prodotti dai comuni siciliani, dati sulla reale capacita' di raccolta delle discariche e, inoltre, non esiste una gestione ordinata dei tempi di conferimento, prova ne sia le file chilometriche degli auto compattatori che in queste ore si trovano per strada". L'Anci auspica "che vengano coinvolti tutti i livelli istituzionali, senza uno scollamento tra i vari livelli decisionali della Regione, in modo da garantire la massima serietà e competenza nella predisposizione di soluzioni definitive che aiutino gli amministratori a non fronteggiare mai più situazioni drammatiche come quelle che stanno vivendo in queste ore".

E c'è anche chi chiede aiuto al capo dello Stato. Riccardo Alessi, pilota Alitalia palermitano ma residente a Udine, ha girato un video che sta diventando virale su Facebook in cui chiede aiuto a Mattarella. "Presidente faccia qualcosa. Io sono palermitano vivo a Udine e ho portato qui i miei figli. Guardi cosa c'è qui", dice Riccardo Alessi indicando la strada che dallo scalo Falcone-Borsellino porta in città - . Presidente guardi che vergogna, questo è un cordone di immondizia che si trova sull'autostrada Palermo- Mazara del Vallo che lei percorre quando torna da Roma. Ed è imbarazzante, faccia qualcosa",

E sul tema interviene Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente, che non risparmia critiche all'esecutivo regioanale. “Nel governo Crocetta - dice - regna sovrano il caos su come cominciare finalmente a gestire i rifiuti. Non riesce a effettuare le prime semplici disposizioni che lo riguardano contenute nella pur pasticciata e molto discutibile intesa con il governo nazionale e cerca di scaricare sugli altri i suoi continui fallimenti. Ogni giorno una dichiarazione 'spot' diversa, un nuovo conflitto istituzionale acceso, una polemica politica tra correnti del PD. Una situazione che ci lascia sgomenti e allibiti. E' una vergogna, un vero scandalo che pagano solo i siciliani e i tanti turisti che arrivano nella nostra isola. Se non vogliamo arrivare ad una drammatica emergenza sanitaria, l'unica soluzione rimane, lo diciamo ormai da mesi, che una buona parte dei nostri rifiuti venga spedita fuori dalla Sicilia, giusto il tempo per definire un serio piano di gestione, realizzare gli impianti per il loro trattamento, avviare e realizzare una vera ed adeguate raccolta differenziata. Ma forse continuiamo a illuderci che nel governo Crocetta si accenda un barlume di ragionevolezza e responsabilità".
 

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