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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Crocetta fuoco e fiamme: "Piromani come Isis, useremo i droni contro gli incendi"

Il governatore all'attacco: "C'è stato un attacco politico-mafioso dietro questi roghi. Daremo risposte severe, presto ci saranno altri licenziamenti perché non ho paura"

Parla di attacco politico-mafioso, non indietreggia di un millimetro, afferma di non aver paura e annuncia una lotta pari a quella contro l'Isis. E' un Crocetta fuoco e fiamme quello che ha parlato oggi a Palazzo d'Orleans dopo i gravissimi incendi che hanno colpito la Sicilia in questi ultimi giorni. Prima un bilancio definitivo: "Sono andati bruciati 5.626 ettari di superficie, di cui 3.748 ettari bosco e 1.878 di superficie destinata a macchia mediterranea", ha detto Crocetta. Quindi il governatore è passato all'attacco: "C'è stato un attacco politico mafioso dietro questi incendi, l'obiettivo non sono solo i boschi e la speculazione edilizia. Un'aggressione sul territorio con 800 focolai contemporaneamente. E' un disegno preciso politico, affaristico, criminale della mafia ma anche un attacco a un governo, che combatte la mafia. Siamo di fronte a una attacco mafioso spaventoso".

PIROMANI COME ISIS -  "Saranno necessari 150 milioni di euro per comprare altri mezzi: 100 milioni li prenderemo dal Patto per la Sicilia, gli altri dal Fondo di sviluppo e coesione. Dobbiamo vincere questa sfida. Saranno acquistati droni speciali ad ala fissa, almeno 4, per una spesa di oltre 2 milioni, cinquanta piccoli droni, un centinaio di pick up, oltre a cannoni schiumogeni. La lotta contro questi criminali è come la lotta contro l'Isis".

"VITTIME DI UN MASSACRO" - C'è stato un danno d'immagine alla Sicilia tutta - dice Crocetta - L'Isola è stata vittima di un massacro. Bisogna fare una operazione verità sugli incendi in Sicilia, perché bisogna conoscere bene tutti i dati su quanto accaduto in questi giorni in Sicilia. E' assurdo dire cosa si poteva fare e cosa non si è fatto - dice - Quest'anno il servizio antincendio è partito in tempo, il 15 giugno. Non abbiamo avuto ritardi. O partiamo dai dati o non abbiamo una visione vera di questa vicenda drammatica". "La risposta sarà ancora più severa di quanto lo sia stata finora. La pista della ritorsione dei forestali mafiosi licenziati ci può stare, e per questo avevamo segnalato i nomi alla Procura. Continueremo a fare altre verifiche e presto ci saranno altri licenziamenti, perché 'Un ni scantammu'". 

SCONTRO CON ORLANDO - Crocetta ha poi replicato alle dichiarazioni del presidente dell'Anci in Sicilia Leoluca Orlando, che ha annunciato a nome dell'associazione dei comuni siciliani un ricorso contro l'ordinanza della Regione sui rifiuti. "Non possiamo fare demagogia. Abbiamo evitato un'emergenza sanitaria spaventosa, impostando i criteri per un nuovo sistema. Perché invece di fare polemiche il Comune di Palermo non si chiede perché la differenziata a Palermo è all'8,5% e non arriva al 40%? Quello crea gli alti costi dei rifiuti e pone il problema delle discariche...". 

GAY PRIDE - Infine Crocetta ha rivelato che diserterà per la prima volta il Gay pride palermitano. Andrà a Cefalù per incontrare il sindaco Rosario Lapunzina dopo il disastro dei giorni scorsi degli incendi.
 

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