Varchi torna sulla sua esclusione: “La Minetti alla Regione e io fuori”
In un'intervista pubblicata su Corriere.it, la vicepresidente di Giovane Italia chiede quali sono i criteri di scelta nel Pdl e parla di un tentativo di ridimensionare gli ex An. Incluso Alemanno, suo referente politico
Una lotta intestina al Pdl, con tanto di regolamento di conti. Alla faccia della meritocrazia. Così Carolina Varchi, vicepresidente nazionale di Giovane Italia, movimento giovanile del Pdl, in un’intervista pubblicata su Corriere.it, spiega quelli che secondo lei sono i motivi della sua esclusione in extremis dal listino di Musumeci alle regionali siciliane del 28 ottobre. E si domanda quali siano i veri criteri di scelta dei candidati all'interno del suo partito.
ALEMANNO E GLI EX AN. “Il mio referente politico – dice al Corriere la giovane dirigente - nel Pdl, è Gianni Alemanno... e io, ecco, io pago anche e soprattutto il regolamento di conti in atto a livello nazionale... Pago il tentativo di ridimensionare gli ex An... C'è un progetto preciso, inutile girarci intorno”. Tesi avvalorata anche da un "cinguettio" del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che venerdì scorso, pochi minuti dopo la scadenza dei termini per la presentazione delle liste, aveva scritto proprio alla Varchi: "La tua esclusione un errore, un'ingiustizia che conferma che nel Pdl va azzerato tutto".
MERITOCRAZIA? Oltre all'amarezza per l'esclusione dalla corsa per Palazzo dei Normanni, a Carolina Varchi resta la voglia di capire quali siano i reali criteri di scelta dei candidati all’interno del suo partito. Meritocrazia? Sembrerebbe di no. La vicepresidente di Giovane Italia, infatti si chiede perché Nicole Minetti possa essere candidata al Consiglio regionale della Lombardia "e io, che ho studiato, mi sono laureata, che ho un lavoro mio e che faccio politica da sempre, che mi pago i biglietti dei treni per andare a fare iniziative, devo restare fuori dalle liste siciliane".
