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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Regionali Sicilia 2012

Il Pdl esclude in extremis Carolina Varchi, sul web scatta la protesta

La vicepresidente nazionale di Giovane Italia fino alle 14 era presente sia nel listino che nella lista di Palermo, poi è stata sostituita. I vertici del partito accusati di giochi di potere e mancanza di rinnovamento

Esclusa dal listino regionale di Nello Musumeci a pochi minuti dal termine per la presentazione delle liste e su internet scoppia la rivolta. “Oggi ho firmato la candidatura alle regionali ma dopo un gioco di prestigio è sparita”, ha scritto ieri pomeriggio su twitter Carolina Varchi: ventottenne vicepresidente nazionale di Giovane Italia, il movimento giovanile del Pdl. “Fino alle 14 ero nel listino e nella lista di Palermo con tanto di accettazioni firmate e autenticate. Poi hanno scelto altre donne”, aggiunge subito dopo. Le altre donne in questione sarebbero Cettina Spataro e Tiziana D’Anna.

ALFANO E CASTIGLIONE BERSAGLI. Centinaia le attestazioni di stima e solidarietà su facebook e twitter indirizzate alla giovane dirigente. Una vera e propria rivolta della base del partito. “Una protesta forte – dice una nota di Giovane Italia - che sta oltrepassando lo Stretto coinvolgendo giovani e non di tutta Italia. Solidarietà che sta unendo tutti i giovani del Pdl, sia quelli provenienti da An che da Forza Italia”. Bersagli principali sono il segretario Angelino Alfano ed il coordinatore regionale Giuseppe Castiglione, accusati di aver candidato nel listino due donne “sconosciute” e poco rappresentative "per i soliti giochi di potere interni a discapito di una candidatura forte" come quella della Varchi.

AZZERAMENTO. Tante le richieste di azzeramento del partito, finito inevitabilmente sotto accusa per la mancanza di rinnovamento della classe politica. “La tua esclusione un errore, un'ingiustizia che conferma che nel Pdl va azzerato tutto”, le ha scritto il sindaco di Roma Gianni Alemanno. La giovane dirigente però guarda avanti, almeno fino al 28 ottobre:“Sono sempre candidata e il mio nome sulla scheda sarà Nello Musumeci”. E un “poi si vedrà” lascia trapelare tutta l’amarezza per una candidatura accarezzata e poi sfumata, per motivi che, almeno ufficialmente, restano oscuri.

 


 

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