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Elezioni Politiche 2013

Sondaggi elezioni 2013: ecco perché Ingroia farà perdere il Senato a Bersani

L'antimontismo di Rivoluzione civile attrae sempre più consensi. E il Pd che guarda "troppo" al centro continua a scendere nei sondaggi. A Palazzo Madama il centrosinistra non sarà maggioranza. La Sicilia tra le regioni chiave

E' ormai chiaro che il risultato finale delle prossime elezioni non sarà determinato (solo) da chi otterrà più voti alla Camera e/o al Senato, ma come i voti si tradurranno in seggi a Palazzo Madama. Il "rischio pareggio" al Senato è infatti altissimo. E altissima è la probabilità che, in base all'esito delle urne in regioni "chiave" come Sicilia, Lombardia, Veneto e Campania, il centrosinistra - che continua a calare nei sondaggi - non avrà la maggioranza al Senato.

Il che costringerà Bersani ad avviare almeno una trattativa con le truppe senatoriali di Mario Monti. L'ultimo “punto” sui sondaggi in ordine di tempo è quello effettuato per il Corriere della Sera da Renato Mannheimer che spiega come un centrodestra pur in rimonta difficilmente potrà recuperare lo scarto che lo separa dal centrosinistra. Quindi Bersani non avrà problemi alla Camera e potrà contare sul "ricco premio" di maggioranza: il 55% dei seggi.

"Per il Senato" spiega Mannheimer "il meccanismo è completamente diverso e prevede l'attribuzione del premio di maggioranza su base regionale: chi vince in ciascuna Regione (con l'esclusione di Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige e Molise) ottiene il premio (più o meno ampio a seconda della popolazione e, quindi, dei seggi senatoriali attribuiti) di quella regione. Accumulando così seggi in Senato. Il numero di questi ultimi dipende dunque dal numero di Regioni che si conquistano, con le più popolose che contano di più".

SEGGI DECISIVI. Campania, Lombardia e Sicilia. Sono queste tre le regioni chiave visto che i sondaggi nel Veneto danno comunque il centrodestra in vantaggio. Anche se il divario è 'solo' di 4 punti percentuali. Ma "malgrado questo trend, comunque, appare altamente probabile che i 14 seggi (comprensivi del premio di maggioranza) del Veneto siano assegnati al centrodestra".

In Campania il centrosinistra è avanti ma di poco: secondo l'ultimo sondaggio Ispo il divario con il centrodestra è del 4%, per l'Ipsos è invece solo del 2%. In Sicilia alcuni istituti danno il centrodestra avanti dell'1% (Ispo), altri (Ipr) vedono in vantaggio il centrosinistra (34% a 33,5%). In Lombardia invece la situazione dipenderà direttamente dalle elezioni regionali: per l'Ipso il centrodestra sarebbe avanti del 2% ma il centrosinistra (con Ambrosoli) è come 'trend' in rimonta sul centrodestra (con Maroni). In tutte e tre le regioni chiave, quindi, il fattore determinante per le sorti del centrosinistra ha un nome e un cognome ben preciso: il palermitano Antonio Ingroia.

LEGGI ANCHE: SONDAGGI ELETTORALI, IN SICILIA PD PRIMO PARTITO

IL FATTORE RIVOLUZIONE CIVILE. Tra Bersani e la maggioranza al Senato c'è l'ex pm di Palermo. In Lombardia (centrodestra avanti del 2%) la lista Rivoluzione Civile viene infatti data al 4,1%, in Campania (divario del 2-4% a favore del centrosinistra) all'8,3%, in Sicilia (centrodestra e centrosinistra praticamente alla pari) al 4,9%. E perfino in Veneto, dove il centrodestra è avanti del 3-4%, la lista di Ingroia 'toglierebbe' a Bersani il 5,8% dei consensi.

SONDAGGI. Allo stato attuale, secondo Mannheimer, ecco come sarebbero distribuiti i seggi al Senato delle 'regioni chiave' in base alle percentuali di voti:
SICILIA
Centrosinistra 28,6% - 5
Centrodestra 29,6% - 14
Centro con Monti 16,6% - 3
Movimento 5 Stelle 18,3% - 3
Rivoluzione civile  4,9% - 0
Stando così la situazione - come esce dai sondaggi Ipso con la vittoria del centrodestra in Lombardia, Veneto e/o Sicilia - al Senato il centrosinistra avrebbe 'solo' tra i 146 e i 155 senatori. Con la maggioranza a quota 158.

(fonte: Today.it)

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