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Elezioni, Lo Cacciato: "Fai valere le cose che contano"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Qui a Palermo sono cresciuta, ho studiato, ho fatto scelte professionali e di impegno politico. Qui mi sono sposata e dove sono nati e cresciuti i miei tre figli. Si può amare la propria città e la terra in cui si vive in tanti modi. Amare la propria città significa considerarla come la propria casa, cercando di prendersene cura per proteggerla da tutto ciò che può danneggiarla, anche a costo di toccare interessi di pochi a favore di una migliore qualità di vita di tanti. Se si ama la città si cerca di fare del proprio meglio, indipendentemente dalle ideologie personali, perché si guarda al bene comune, si pensa al potenziamento delle risorse, si tende una mano a chi è nel bisogno. Amare la città significa concepire il proprio impegno politico come un servizio e non un privilegio. Amo profondamente la mia città ed ho a cuore i miei concittadini, quindi, per il senso e l'orgoglio di appartenenza mi propongo ad amministrare questa città perché ritengo che niente sia più efficace dell'impegno diretto e personale. Ritengo, con assoluta certezza, che la famiglia è un elemento portante, indiscutibile ed imprescindibile, per una società civile e cristiana.

Chiaramente, per ciò che penso e per ciò che scrivo, il partito nel quale mi riconosco è l'UDC. Oggi, all'interno del partito è avvenuto un approfondimento ideologico ed un mutamento di rotta come mezzo di rinvigorimento morale e di ripresa dell'iniziativa politica dell'UDC. L'esperienza degli ultimi tempi ha largamente dimostrato che deve prevalere la libera circolazione delle idee e la certezza dell'uguaglianza di tutti gli iscritti che s'impongono come condizioni essenziali di sviluppo del partito. L'UDC serve da slancio per trasmettere valori ai più giovani e anche ai meno giovani, intesi quale metro fondamentale per una politica attenta ai bisogni e alle aspettative della gente. Molti giovani si sentono lontani dalla vita politica ed istituzionale, ritenuta spesso complicata nel suo percorso legislativo e procedurale. Questo lieve immobilismo di una parte di giovani che non hanno interesse nei confronti dell'ambiente politico, che non si sentono coinvolti a dire la propria opinione, rappresenta un ostacolo che va superato attraverso una vicinanza quotidiana e semplificata della politica nei confronti degli stessi. L'UDC, quindi, ha l'obbligo di indicare la via attraverso i propri valori democratici: uguaglianza, libertà, rispetto, volontà di dire e sentire tutte le opinioni, attenzione alla famiglia, con il valore aggiunto dell'onestà e del rispetto delle istituzioni e prediligendo i valori cristiani cioè l'ispirazione alla Dottrina sociale della Chiesa.

Per questi motivi occorre diffondere nei giovani una comunicazione efficace capace di coinvolgere quanti condividono questi valori democratici che io mi sento di rappresentare. Pertanto, l'UDC torna a mostrare il suo vero volto, cioè quello appena descritto, e quello che nei suoi 65 anni di storia democratica l'ex DC, oggi UDC, è realmente stato. Sono certa che se si concretizzeranno in termini di fatti gli obiettivi politici e sociali basati sugli ideali che l'UDC rappresenta, allora potremo partire da oggi per continuare quella storia democratica utile per il bene prossimo del Paese, quindi, anche della nostra amata Palermo. Le ragioni, per cui dire ancora oggi "grazie" ad Alcide De Gasperi, oltre mezzo secolo dopo la sua morte avvenuta nel 1954, sono molte: il radicamento dell'Italia nel quadro atlantico, sostenuto da una tavola di valori condivisi, l'idea di una Europa come spazio di sviluppo e di pace, antidoto vincente contro le dittature, al difesa intransigente della democrazia e della libertà, valori indisponibili e non sacrificabili sull'altare degli opportunismi della politica, la giusta e rigorosa affermazione della laicità delle istituzioni pubbliche, sorretta da una coscienza limpida del confine che passa tra la sfera civile e quella religiosa. Al grande statista non servivano codici etici né frasi fatte per affermare con azioni il suo rigore morale e la sua consapevolezza degli obblighi e dei doveri della politica.

De Gasperi affermava ai giovani della DC: "Nella vita pubblica non importerà tanto quello che voi direte, ma quello che voi sarete e soprattutto che voi dimostrerete sempre una grande coerenza tra le nostre idee e il vostro comportamento, non solo nelle cerimonie e nei comizi, ma anche nella vita familiare, in quella privata e nelle scelte di carattere culturale". Oggi l'UDC, come la DC nel passato, nel quadro dei più alti motivi ideali che giustificano la sua esistenza, soddisfa compiutamente le esigenze di un partito democratico a ispirazione cristiana, interclassista, e la sua fondamentale vocazione a operare in favore delle categorie lavoratrici popolari e medie: non compromesso tra destra e sinistra, ma visione, originale e autonoma dei problemi dello Stato. Lo scopo dell'UDC e della sua eventuale azione di governo della città di Palermo, sarà quello di voler promuovere, in primo luogo per mezzo della scuola, il sentimento della comunità, nei suoi valori di tradizione, di cultura, di religione, come fattori di coscienza unitaria, di stabilità democratica e di solidarietà sociale. Questo sarà l'obiettivo principe dell'UDC a Palermo: l'essere a contatto con i cittadini, offrire prospettive alla città, senza rincorrere l'artifizio populista di sollevare interrogativi e questioni fini a se stessi. L'UDC vuole riproporre gli antichi valori e proporsi ai giovani come un vero cambiamento, senza dimenticare il ruolo dei giovani e delle donne capaci, per merito genetico, di essere custode di valori come accoglienza , solidarietà, mediazione e moderazione, strumenti indispensabili alla politica.

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