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Elezioni comunali 2017

Orlando accende la miccia, scintille tra Ferrandelli e Forello in diretta tv

Ospiti di Giovanni Flors su La7 i due candidati a sindaco si sono scontrati sulla legalità. "C'è chi fa accordi politici con un condannato come Cuffaro", attacca il grillino. La risposta: "Lui stacca parcelle in associazioni utilizzando l'antimafia". E parte la querela

Che ci fanno Ferrandelli, Forello e Orlando in diretta, in prima serata, su La7? Sgomitano in piena volata elettorale in vista dell'11 giugno. A pochi giorni dalle Amministrative nuove scintille, questa volta nel prime time nazionale, tra i candidati sindaco. Ma sono soprattutto Ugo Forello del M5S e l'ex Pd Fabrizio Ferrandelli, sostenuto dal centrodestra, a infiammare il programma di Giovanni Floris, 'DiMartedì'. I due giovani candidati, ospiti nel salotto tv, si sono pizzicati, ancora una volta.

SCINTILLE TRA FORELLO E FERRANDELLI IN DIRETTA TV: GUARDA IL VIDEO (da 1:23:25 in poi)

Si parla di reddito di cittadinanza, economia, tributi locali, fuga di cervelli, turismo e perfino "aree assessoriali" e start up, mare negato, collegamenti aeroportuali e coste. Insomma: promesse, desideri e speranze. Fino a quando non si affronta il tema della legalità. E' stato Orlando, anche lui invitato in trasmissione, ad accendere la miccia, con questa frase: "La mia amministrazione e la mia giunta non sono mai state toccate da indagini. Vorrei ricordare che c'è qualcuno che si candida essendo indagato per voto di scambio mafioso ed essendo sostenuto da un condannato per mafia". Il riferimento, neanche troppo velato è all'appoggio incassato da Ferrandelli da parte di Cuffaro, che ha scontato una condanna per favoreggiamento aggravato a Cosa nostra.

Ma Ferrandelli non ci sta e replica, attaccando senza nominarlo, il candidato grillino Forello: "Attenti a chi fa propaganda elettorale con vuoti proclami. Noi siamo per la legalità praticata. In questa terra siamo stati abituati per troppo tempo ai professionisti dell'antimafia e a coloro che sulla legalità hanno costruito carriere e spesso anche dei profitti sulla gestione dei beni confiscati alla mafia e delle associazioni antiracket". Forello è tra gli ideatori di 'Addiopizzo' e nei giorni scorsi era finito in una conversazione registrata a Montecitorio presso la sede del M5S, in cui veniva attaccato.

Ma il candidato 5 Stelle non ci sta e puntualizza: "Bisogna impedire che il sistema mafioso possa continuare a fare affari in questa città. Niente lezioni da chi è indagato e fa accordi politici con un condannato in via definitiva come Cuffaro per voto di scambio politico-mafioso. E' inquitante e grave, lo impediremo". E Ferrandelli risponde di getto: "Io ho praticato la legalità togliendo i bambini dalla strada senza staccare parcelle in associazioni utilizzando l'antimafia. Io ho sempre collaborato alle indagini. Non mi sono mai avvalso della facoltà di non rispondere, come hanno fatto i compagni di partito di Forello. Io ho sempre collaborato. Forse il suo proclama sarebbe corretto se non fosse candidato in un partito di indagati".

Batti e ribatti. Forello annuncia quindi una querela per Ferrandelli e ricorda che gli indagati per l'inchiesta sulle firme false, a cui si riferisce Ferrandelli, sono stati sospesi: "Lui continua a fare accordi con condannati per mafia, è inaccettabile". E prima che scoppi la baruffa, interviene Floris che stoppa tutto e manda in onda la pubblicità: "In bocca al lupo a tutti i candidati a sindaco di Palermo".

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