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Martedì, 23 Aprile 2024
Elezioni comunali 2017

Forello spara a zero su Ferrandelli: "Indagato per voto di scambio, dovrebbe ritirarsi"

Il candidato sindaco del M5S, senza mai citarlo, usa parole al vetriolo nei confronti del leader dei Coraggiosi: "Faccia un passo indietro". Poi l'attacco a Confindustria e Todaro: "Operazione inopportuna". Prima uscita pubblica per i 4 assessori designati

"Non posso non affermare un disagio nell'affrontare una campagna elettorale in cui uno dei competitor è indagato per voto di scambio politico-mafioso. Chi ha indagini del genere dovrebbe fare un passo indietro". Senza mai citarlo il candidato del Movimento 5 Stelle Ugo Forello, nel corso della presentazione dei suoi assessori, spara a zero su Fabrizio Ferrandelli.

Quindi sferra un ulteriore attacco nei confronti di Confindustria Palermo: "Ritengo anche criticabili - afferma - operazioni che hanno visto partecipare esponenti di Confindustria. Non abbiamo bisogno di un assessore alla legalità, che dovrebbe essere la linea guida di ogni candidato". Il riferimento di Forello è a Giuseppe Todaro, recentemente designato da Ferrandelli quale assessore alla Legalità e Trasparenza della Pubblica Amministrazione. "Inopportuno che un componente di Confindustria si sia prestato a questa operazione".  

Forello riaccende i riflettori sull'indagine a carico di Ferrandelli, scaturita dalle rivelazioni del pentito Tantillo, con un intervento politico: "Ritengo che questa sia una spada di Damocle per la campagna elettorale e un elemento che va a svantaggio di una corretta formazione della qualità del consenso in questa città, quindi di una serena competizione".

Si chiude col "botto" la conferenza stampa di presentazione degli assessori designati dal candidato grillino: Maria Alessandra Costantino (delega alle Aziende partecipate), Adriano Varrica (Ambiente), Aldo Penna (Verde) e Annalisa Giampino (Governo del territorio e Beni comuni). La loro prima uscita pubblica è stata preceduta da una premessa di Forello: "Stimo puntando su figure forti, con competenze specifiche e una capacità politica. Non ci piacciano le Giunte esclusivamente tecniche, ma persone competenti che s'impongano politicamente per attuare il nostro programma e il modello aperto che abbiamo costruito".

Il comune denominatore degli interventi degli assessori pentastellati è l'aver sottolineato il "fallimento dell'amministrazione uscente". Partendo dai numeri del bilancio comunale e delle partecipate. "Amat - spiega Costantino - nel primo trimestre 2017 continua a registrare perdite d’esercizio e di gestione. Con riferimento alla Rap, nel quinquennio la tassa dei rifiuti è aumentata. Il sindaco uscente non perde occasione di tornare sull’elogio della Corte conti per il risanamento partecipate, ma dimentica i rilievi fatti dai magistrati contabili ai quali da marzo non ha ancora dato riscontro".

La bordata però arriva sul contenzioso tra Comune e Amia (azienda dichiarata fallita): "Sulle casse comunale c'è una Spada di Damocle, perché la curatela fallimentare vanta crediti per 89 milioni nei confronti del Comune". Aggiunge Forello: "Se il Tribunale dovesse dare ragione alla curatela di Amia, il Comune di Palermo sarebbe a rischio dissesto". Le altre criticità sui conti sollevate dai grillini riguardano il ricorso all'anticipazione di cassa (da febbraio ad aprile 74 milioni di euro), i debiti fuori bilancio (7 milioni) e i nuovi mutui stipulati (100 milioni di euro). "Assistiamo inoltre - sottolinea Costantino - a variazioni di capitoli di spesa non prioritari come quella della comunicazione delle attività degli organi istituzionali, che ha avuto un incremento nel 2017 pari a 800mila euro". 

Di rifiuti e igiene ambientale ha parlato Varrica, sottolineando "come ai tanti annunci dell'amministrazione Orlando siano seguiti zero fatti". Quattro in particolare i flop evidenziati: la mancata istituzione dei centri di raccolta comunali ("degli 8 previsti, nemmeno uno è stato istituito), i ritardi di Palermo differenzia 2 ("ad oggi è partito solo il primo dei sei step"), l'assenza di ispettori ambientali "per sanzionare chi non fa la differenziata, ancora a livelli bassissimi" e "l'inefficienza, anche organizzativa, dello spazzamento stradale".

"L'incremento del verde è irrisorio. Sulla carta ogni cittadino può disporre di 16 metri quadri di verde: se però ci togliamo la riserva Monte Pellegrino e Favorita, scivoliamo attorno ai 3 metri quadri per cittadino". A dirlo è Aldo Penna, che denuncia la mancata apertura del parco Libero Grassi e i problemi irrisolti del parco Cassarà. Ma è nei numeri che, secondo Penna, "è cristallizzato il modello fallimentare di gestione del verde. Tra Reset e dipendenti comunali ci sono 900 addetti che si occupano del verde in città. A Parigi sono 3mila, nonostante la città sia 15 volte più grande". Quindi l'accusa: "Le prime tre pagine del piano arboreo comunale sono interamente copiate dal piano arboreo di Torino".

Urbanistica fa rima con politica per Annalisa Giampino, convinta che "sia necessario far entrare nell'agenda politica temi che mai vi hanno fatto parte". E' il caso dei servizi nelle periferie che, dice, "non sono una regalia, ma un diritto". "Si parla di politiche verso il consumo di suolo zero, d'investirmenti sul patrimonio già esistente: ebbene il Comune ha oltre 10mila beni pubblici, che andrebbero dati in uso ai cittadini sottoscrivendo dei patti di collaborazione. Ciò significa far ritornare protagonisti i soggetti nella gestione della città e recuperare un rapporto fra amministrazione e cittadini che si è perso", afferma Giampino. Infine la stoccata: "Il Comune vuole distruggere l'ex cotonificio di Partanna Mondello per un piano di edilizia convenzionata: non è così che si risolve così l'emergenza abitativa".

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