rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Elezioni comunali 2017

Pd senza simbolo alle Comunali? Miceli prende le distanze da Faraone

Tra i dem parte la rivolta contro il sottosegretario alla Salute, secondo cui è prioritario riunire il centrosinistra. Il segretario provinciale: "Chiudere un accordo senza simbolo nella quinta città d'Italia mi pare troppo". Rubino, area Demos: "Condivido parola per parola"

"La politica spesso è fatta di contraddizioni. Ma immaginare di chiudere un accordo di centrosinistra nella quinta città d'Italia, capoluogo di Sicilia, senza simbolo mi pare troppo. Certo, del simbolo dispongono i dirigenti nazionali, non il provinciale. Ma della mia identità e dignità politica dispongo io. Io che sono del Pd e me ne vanto". E' quanto scrive in un post pubblicato su Facebook il segretario provinciale del Pd, Carmelo Miceli, dopo le dichiarazioni di Davide Faraone, che ha detto sì alla candidatura di Orlando anche senza il simbolo dei democratici per presentarsi alle elezioni con "un centrosinistra unito".

La questione - simbolo sì, simbolo no - agita le acque nel Pd. Miceli, diventato segretario con l'appoggio dei renziani, adesso prende le distanze da Faraone. Che dei renziani è il massimo esponente in Sicilia e che lo ha proposto per la segreteria provinciale. Oggi, di fatto, con le sue dichiarazioni, Faraone ha sconfessato il percorso intrapreso da Miceli e da buona parte del Pd. Se dovesse passare la linea di Faraone - sostengono fonti interne al Pd - l'immediata conseguenza sarebbero le dimissioni di Miceli.

In soccorso del segretario provinciale arriva Antonio Rubino, in rappresentanza dell'area Demos, che fa riferimento all'assessore regionale all'Agricoltura Antonello Cracolici. "Condivido parola per parola quello che ha scritto Miceli", afferma laconicamente Rubino. 

Ma non è finita qui. "Il Pd a Palermo, come nelle grandi città chiamate al voto nella prossima primavera, dovrà presentarsi con il proprio simbolo ed è un fatto grave che a propendere per soluzioni diverse siano illustri dirigenti nazionali nonché membri del governo". Così in una nota gli esponenti di Sicilia nel Pd Antonio Ferrante e Carmelo Greco, componenti della segreteria regionale; Silvia Licata, segretaria Pd Agrigento e Maria Concetta Serse, componente direzione regionale. "E' tempo - aggiungono - che la base del Pd, palermitano e non solo, difenda il proprio impegno e la propria dignità verso coloro che, dopo averci condotto a sconfitte umilianti, hanno anche il coraggio di svendere il nostro simbolo in cambio di qualche poltrona".

"Confermiamo la fiducia nella commissione che sta costruendo il percorso verso le amministrative palermitane e che, siamo certi, saprà difendere il senso di appartenenza di tante donne e uomini che continuano a credere in noi e nel simbolo che racchiude i nostri valori ma è tempo di aprire una seria discussione sul nostro stare insieme a partire da nuove regole che aprano il Pd ai circoli e ai tesserati e lo chiudano a chi vuole ridurre ad ascensore per raggiungere le poltrone di potere romane e siciliane" concludono Ferrante, Greco, Licata e Serse. . 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pd senza simbolo alle Comunali? Miceli prende le distanze da Faraone

PalermoToday è in caricamento