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Venerdì, 19 Aprile 2024
Elezioni Cinisi

Comunali Cinisi, Micale perde il simbolo di Forza Italia

Il partito ha deciso di non sostenere la sua candidatura. Correrà comunque alle prossime elezioni contro Impastato, Monsù e Palazzolo: "Mi dispiace per questa decisione. Per il resto, io faccio politica, non chiacchiere da bar, non voglio alzare i toni"

Domenico Micale, candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative del 25 maggio a Cinisi, perde il simbolo di Forza Italia. Le liste a suo sostegno, inizialmente due, si riducono dunque ad una: ad appoggiarlo sará solo la civica "Cinisi bene comune".

Il partito guidato da Silvio Berlusconi ha deciso di non appoggiare la sua candidatura. Il motivo rimane avvolto dal mistero. "Il coordinatore regionale ha deciso che il partito non sarà presente alle amministrative", spiega il candidato Micale che non ha preso bene la notizia ma preferisce non aggiungere altro sull'argomento. "Mi dispiace che mi abbiano tolto il simbolo del partito ma non è stata una mia scelta. Per il resto, io faccio politica, non chiacchiere da bar, non voglio alzare i toni", conclude.

Micale però non è preoccupato per questa scelta. Lascia intendere che per lui non cambierà molto: "Io credo nel simbolo del partito, i valori non si cambiano", commenta.

Domenico Micale è nato a Vibo Valentia, in Calabria, ma vive a Cinisi da quando aveva 8 anni. Ne ha compiuti da pochi giorni 43, è diplomato al liceo Classico, lavora all'aeroporto "Falcone e Borsellino" ed è stato più volte presidente della Pro Loco. PalermoToday lo ha intervistato per conoscerlo meglio. Ecco cos'altro ci ha detto:

Da tanti anni fa politica in paese ma questa è la prima volta che si candida come sindaco, come mai questa scelta arriva adesso?
"Sono stato segretario di Alleanza Nazionale per dieci anni e ho fatto parte della giunta provinciale del partito. A Cinisi la mia prima campagna elettorale é stata a sostegno della candidatura di Piella Orlando nel 97 e sono stato presente sulla scena politica, a vario titolo, in tutti gli anni a seguire. Ho deciso di candidarmi a sindaco solo ora perché credo sia giusto così: solo dopo un lungo periodo di militanza, di esperienza si può pensare di poter ricoprire questo ruolo. Gestire la macchina amministrativa non é un'impresa semplice; non si può improvvisare".

Ed è proprio questa mancanza di esperienza in campo politico che il candidato rimprovera a due dei suoi "avversari", Conny Impastato e Giuseppe Monsù. Mentre il candidato Giangiacomo Palazzolo, sempre secondo Micale, avrebbe il limite di non conoscere abbastanza a fondo il territorio: "Vive a Palermo da tempo, ha frequentato anche le scuole medie lì".

Le prime cose che farebbe se venisse eletto?
"Mi occuperei come prima cosa delle fascia deboli. Bisogna lottare contro la povertà che è in crescita. Il volontariato non basta. Serve un piano di intervento subito e iniziare a non perdere le opportunità che arrivano dalla Regione e dall'Europa sarebbe un buon inizio. Quando sono stato assessore alle attività produttive della giunta Palazzolo, dal 2011 al 2013, ho creato lo sportello Europa per questo, per intercettare i fondi che vengono messi a disposizione per il sud.

Mi impegnerei per sostenere l'imprenditoria in qualsiasi forma facendo diventare il comune ricettore di finanziamenti. Nel mio programma anche l'istituzione di un collegamento urbano tra l'aeroporto e il centro di Cinisi che a mio avviso incentiverebbe l'economia. I turisti potrebbero passare da qui invece di andare a Palermo, pernottare nei tanti bed and breakfast che sono nati nel territorio e mangiare un boccone nei ristoranti locali".

Che cos'altro ha fatto in quegli anni?
"Ho fatto tante altre cose ma dovendo riassumere posso dire di sentirmi il padre putativo del centro commerciale a cui la commissione di servizio ha detto sì lo scorso 19 dicembre che però, ci tengo a sottolineare, non è detto che diventi realtà perché l'amministrazione ha fatto quello che era in suo potere fare: ha creato le condizioni affinché gli imprenditori creino l'impresa".

Ho fatto partecipare Cinisi al micro credito; mi sono occupato dei finanziamenti Gal e lavorato per attivare un protocollo d'intesa con il comune di Terrasini affinché si aprisse uno sportello unico Suap, sportello che poi è rimasto sulla carta per campanilismo. E' infatti vigente ma non è mai partito. Mi sento padre putativo anche del finanziamento per il restauro dei bevai comunali che sono un simbolo del paese".

Cosa farebbe per risolvere l'emergenza rifiuti che da anni sta devastando il territorio?
"Farei subito un bando per l'affidamento del servizio associato con Terrasini e Borghetto, i due comuni con cui abbiamo costituito l'Aro".

E del ritorno della gestione dell'acqua ai comuni che cosa ne pensa?
"La scelta dell'amministrazione Palazzolo di affidare la gestione ai privati é stata un errore ma bisogna contestualizzarla. Quando é stata fatta il momento era diverso, non potevamo sapere che sarebbe andata così. Molti altri comuni hanno fatto quella scelta".

Perché i cinisensi dovrebbero votare per lei invece che per uno degli altri candidati?
"Perchè ho esperienza, conosco la macchina amministrativa e le cose che ho fatto sono una garanzia".

Cosa pensa degli altri candidati?
"Non c'è scontro tra di noi. I tempi sono cambiati rispetto alle precedenti elezioni. I toni sono bassi ed è un bene perché Cinisi merita un'amministrazione che possa lavorare serenamente per il bene di tutti. I veleni fanno male, rallentano la crescita. Quando ero presidente della Pro Loco e la giunta era guidata da Mangiapane, quindi un'amministrazione lontana da me, mi sono occupato del Carnevale ed è stato il più bello di sempre. Una parte della popolazione pensava che gli stavo facendo fare bella figura, io invece penso che a fare bella figura é stato tutto il Paese di Cinisi. Questo è lo spirito con cui si dovrebbe lavorare".

La data per la consegna delle liste si avvicina, a che punto siete? E a quando la presentazione alla cittadinanza?
"
La stiamo completando. Sono tutte persone vicine a me. Dopo il primo maggio organizzerò degli aperitivi durante i quali presenterò i candidati alla carica di consigliere".

(in basso le foto dei manifesti elettorali e la sede di Domenico Micale)

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