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Giovedì, 28 Marzo 2024
Politica

Il Pd e il caos Europee, Cracolici: “Io vittima di una rappresaglia”

Dopo lo show di ieri in diretta streaming al Nazareno, il deputato regionale escluso dalle liste accusa: "Sono stato tolto senza un perché". L'ultimo colpo di scena è l'annuncio del ritiro del sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini

Dopo lo show di ieri, l’ultimo colpo di scena è la rinuncia di Giusy Nicolini a correre per le Europee. E mentre Cracolici accusa (“Sono stato vittima di una rappresaglia”), lo psicodramma del Pd siciliano continua. Al momento tra i candidati per il collegio Sicilia-Sardegna figurano il segretario regionale del Pd, Fausto Raciti, Tiziana Arena, Giovanni Barbagallo, Marco Zambuto e l’assessore alla Formazione, Nelli Scilabra. Manca in lista i nomi di Antonello Cracolici, Beppe Lumia e Sonia Alfano.

NICOLINI RINUNCIA - Stamattina il sindaco di Lampedusa ha annunciato il ritiro della sua candidatura: "Nella direzione nazionale del Pd che discuteva e approvava le liste - afferma Nicolini in un comunicato - sono prevalse altre logiche, che privano di significato la mia candidatura. Per questo, rinuncio a concorrere a fare il parlamentare europeo, perchè l'impegno personale sui temi incarnati da Lampedusa posso continuare a onorarlo da Sindaco, così come ho fatto dal giorno del mio insediamento". La Nicolini era finito al terzo posto della lista, a vantaggio di Caterina Chinnici.

CRACOLICI: “TOLTO SENZA UN PERCHE’” – “Sono stato vittima di una rappresaglia dal circo Barnum della pseudo antimafia che sta operando in Sicilia". Lo ha detto il deputato regionale siciliano del Partito Democratico, Antonello Cracolici, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo dei Normanni, convocata per fare il punto sulla sua esclusione dalle liste del Pd per le elezioni europee. " Sono stato tolto dalla lista del Pd senza un perché - ha detto Cracolici -. Con un precedente che mette in discussione il principale atto fondativo del Pd: le regole che ci tengono assieme. Non esiste alcuna regola statutaria che poteva giustificare la mia esclusione, essendo stata votata, come prevede la prassi, da un organismo di direzione regionale e sottoposta alla valutazione della direzione nazionale".

"In questa vicenda - continua Cracolici - non si è consumato uno scontro tra persone. Lumia è un amico e lo conosco da trent'anni. Oggi ci separa, con lui e con altri, l'idea di usare questa esperienza come una 'gigliottina' che separa i buoni dai cattivi. E si entra nel circolo dei buoni o dei cattivi a seconda del momento. Si passa da giudizi sommari al capovolgimento di questi giudizi, facendo diventare certe persone rappresentanti di punta del nuovo governo. Ho provato grande sconcerto nel vedere un presidente della Regione che si alza nel pieno della direzione nazionale del partito, non per difendere legittimamente un candidato rispetto a un altro. Un presidente, del resto, che ci ha abituato a cambiare opinione un attimo dopo averla espressa. Ma per sporcare l'immagine, la storia di un funzionario pubblico che ha fatto della mitezza il suo tratto fondamentale, solo per avere fatto parte della giunta di Lombardo. E' stato - conclude - il simbolo di un doppiopesismo ormai insopportabile".

SHOW IN STREAMING – Lo spettacolo andato in diretta streaming ieri al Nazareno è stato caratterizzato dallo scontro fra il governatore Rosario Crocetta e il segretario regionale Fausto Raciti. Nella lista varata per la circoscrizione Isole, non è stato ammesso il nome del senatore Beppe Lumia, ex presidente della commissione Antimafia caro a Crocetta. Uno stop che ha fatto saltare i nervi alle fazioni in lotta nell'Isola. Il sacrificio di Lumia è stato "compensato" con quello di Antonello Cracolici, influente ex capogruppo all'Ars che più aveva avversato la nomination del senatore.

Molto duro Rosario Crocetta in direzione: "La Chinnici? Rispetto per la figlia di un magistrato. Ma eviterei di mettere persino in lista una persona che è stata assessore con Lombardo che è stato condannato per mafia. Meglio la Nicolini, comunque, come capolista". Al vetriolo, sempre in diretta streaming, la replica di Raciti: "Sono sempre più stupito da questo doppiopesismo. Crocetta verifichi che nella sua giunta non ci siano responsabilità ben più gravi di quelle imputate alla Chinnici”.

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