Doppia preferenza di genere, Caronia: "Milazzo cerca di arrampicarsi sugli specchi"
Consiglierei al collega Milazzo di tenersi più informato circa la “rivoluzione” delle donne, in verità anche di moltissimi uomini, di cui sembra voglia negare l’esistenza. A parte le mie immediate reazioni, quelle di Elisabetta Liparoto, quella dall’Ande, una associazione nazionale che difende i diritti delle donne e la lucida analisi di Giusto Catania, ieri le Consigliere e i Consiglieri Comunali di Palermo quasi all’unanimità hanno sottoscritto un documento di condanna contro questo iniquo proposito di abolire la doppia preferenza di genere.
La Consigliera Comunale di Cefalù , Valeria Piazza ha aderito e ha lanciato la raccolta di firme e sui social girano già diverse petizioni delle donne in politica firmate anche da molti uomini e in molti consigli comunali siciliani gira il testo dell’appello sottoscritto a Palermo e indirizzato all’Ars. Se Milazzo per “rivoluzione” intende quella armata allora ha ragione lui, poiché solo quella non c’è stata ma il grido di protesta in questa occasione ha ben pochi precedenti.
Altra particolarità del “camaleontico” Milazzo che va sottolineata e che credo non sia sfuggita a nessuno e che non credo possa in alcun modo influenzare i rappresentanti del M5S a nessun livello, è il repentino cambio delle motivazione addotte a sostegno del suo (?) ddl. Adesso non dice più che “questa norma è superata dai fatti e cioè che le donne in politica non hanno bisogno ne di ‘riserve’ ne di ‘aiutini’, ma adombra il pericolo che l’attuale legge permetterebbe il controllo del voto.
Purtroppo la spregevole pratica del controllo del voto la si può esercitare in moltissimi altri modi, come ahimè ben sanno gli elettori e la soluzione di questo grave e annoso problema non può certo passare attraverso l’abrogazione di una legge di civiltà e di democrazia che peraltro non lo risolverebbe affatto. Sarebbe invece un atto veramente apprezzabile se il mio capogruppo anziché cercare di arrampicarsi sugli specchi e parlare a sproposito di telenovelas , ritirasse un ddl che se anche porta la sua firma, sono convinta non sia solo frutto del suo sacco. Si presentino invece, non uno ma cento ddl, questi si con procedura d’urgenza, per dare risposte al Popolo Siciliano, sul lavoro, sulla casa, sulla salute, sulla scuola, insomma sui veri e drammatici problemi che travagliano la nostra terra e le cui soluzioni i Siciliani si aspettano da questo Governo.