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"Basta ritardi nell'erogazione degli assegni ai disabili", Faraone inizia lo sciopero della fame

Il senatore Pd: "Non sono somme che servono per le vacanze...Protesterò a oltranza fino a quando non verrà erogato anche l’ultimo assegno a tutti gli aventi diritto". Razza avvia monitoraggio

"Sono stato al governo, sono un senatore, ma sono innanzitutto siciliano e padre di una ragazza autistica. Errori ne ho fatti chi non ne fa. Credetemi però, sui diritti degli ultimi non mi sono mai tirato indietro, né mi sono fatto tirare per la giacchetta. Non c’entra la politica, non c’entra un partito, quando si parla di diritti e di torti si sta da una parte o dall’altra senza guardare al colore della maglietta". scrive sul suo blog il senatore del Pd, Davide Faraone, che dalla mezzanotte di oggi inizierà uno sciopero della fame. Una protesta nata per riportare l'attenzione sulla condizione dei disabili gravissimi in Sicilia.

"In questi giorni - spiega Faraone - sono stato tempestato di telefonate di amici, conoscenti. Messaggi su Facebook, mail. Non parlavano al senatore, al politico, ma al padre e denunciavano l’assurda e scandalosa vicenda delle somme mai erogate dalla Regione siciliana ai disabili gravissimi. Ricordate la questione? Un anno fa, fece notizia grazie a Pif, a un tweet di Jovanotti. Dopo un anno, e con una legge approvata e con le somme già disponibili, migliaia di disabili aspettano ancora i soldi. Non per andare in vacanza, sia chiaro. Basta chiacchiere, non c’è più tempo per tante ragazze e ragazzi, i loro tempi non sono quelli della politica e della burocrazia. Io, innanzitutto da padre, dico che il tempo è scaduto e a mezzanotte di oggi inizierò un’azione di dialogo nonviolento, con lo sciopero della fame ad oltranza fino a quando non verrà erogato anche l’ultimo assegno a tutti gli aventi diritto".

Faraone spiega: "La scorsa settimana ho fatto una nota. Ho chiesto di porre fine a questa ingiustizia, niente da fare. La legge c’è e dice che che le somme ai disabili devono essere erogate mensilmente e che le modalità, i tempi e gli importi devono essere stabiliti con direttiva unica della Regione. Ma ogni Asp (e in Sicilia sono nove) è una repubblica autonoma, interpreta e regolamenta la sofferenza come meglio crede. A oggi c’è chi paga solo alcuni mesi del 2018, chi li paga tutti tranne il 2017 e chi poi non paga proprio e chiede altra documentazione. Burocrazia, carta bollata, ricorsi. Un caos che riguarda tra l’altro le somme spettanti sino ad aprile 2018. Perché poi si dovrà attendere un nuovo decreto del presidente della Regione, con altri tempi, altre modalità, altri importi e ulteriori differenziate azioni delle singole Asp. Altro giro altra corsa. E mentre per i disabili gravissimi è caos, per i gravi è tutto fermo. Anche per loro nella legge erano previste azioni a supporto, ma di queste nemmeno l’ombra. Vanno abolite le nove Asp e va realizzata un’unica Azienda Sanitaria Regionale. Lo avevo proposto in passato e oggi sono ancor più convinto che vada fatto. Eliminiamo poltrone e soprattutto rendiamo il nostro sistema sanitario più snello, più funzionale, orientato ai cittadini e non ai dirigenti. Vanno immediatamente corrisposte tutte le somme e si deve urgentemente predisporre il nuovo decreto per l’erogazione dei soldi da aprile in poi".

Intanto arriva la presa di posizione dell'assessore alla Salute Ruggero Razza: "Noto che si sta procedendo ormai in tutta la Sicilia ai mandati di liquidazione dell'assegno per i disabili gravissimi da parte delle Asp, ma ancora oggi rilevo alcune incongruenze e qualche ritardo. Per tale ragione ho scritto ai dirigenti generali dell'assessorato avviando un monitoraggio da compiersi entro 5 giorni, preavvisando le Asp che la mancata esecuzione prioritaria di questo obiettivo comporterà l'avvio del procedimento di decadenza per i commissari".

Dall'esponente del governo Musumeci anche una stoccata, senza però nominarlo, a Faraone: "Mi spiace che su questo tema qualcuno non perda l'occasione di polemizzare, anche con iniziative sensazionalistiche. Il nostro dovere, anzitutto nei confronti delle famiglie, è lavorare in silenzio. Non ci interessa altro".

Le reazioni

Giovanna Gambino, Garante Regionale per la Disabilità - "Apprendo dai social l'iniziativa dell'onorevole araone, ovvero l'inizio dello sciopero della fame per manifestare l'esigenza di dialogo operativo con le Istituzioni, sul tema dei disagi della disabilità grave e gravissima. Condivido le motivazioni che spingono a questo gesto, valutando i tanti significativi disagi degli stessi disabili in relazione alla mancata erogazione ad oggi degli assegni di cura, per quanto riguarda i gravissimi, e al mancato censimento dei gravi ancor prima della erogazione degli assegni per loro. Vicende di cui continuano a pervenire testimonianze quotidiane, una storia  che nel contempo vede oggi una importante direttiva dell'Ass. Razza  per l'attivazione rapida delle Asp regionali. È necessario che le Asp abbiano chiare direttive, univoche e snelle, per tutte le province, per facilitare l'erogazione stessa degli assegni previsti dalla legge, al fine di non vessare l'utenza con una burocrazia che rallenta le operazioni aggravandone i disagi,  privandola ancora dei servizi essenziali".

Movimento 5 Stelle - “Probabilmente - dicono i componenti della commissione Salute dell’Ars, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca - la Regione per muoversi aspetta che arrivino le Iene, visto che finora per i disabili ha fatto poco o nulla, nonostante gli impegni presi e i nostri ripetuti solleciti. E intanto parecchie famiglie sono con l’acqua alla gola, visto che aspettano somme che in alcuni casi arrivano anche a 10.500 euro e che non possono permettersi di interrompere le cure per i loro cari”. “Stiamo assistendo – afferma Giorgio Pasqua - a situazioni diverse da zona a zona, con assegni erogati in parte da alcune Asp, mentre in altre c’è stato il black-out assoluto, con disabili che attendono le somme sia degli ultimi tre mesi del 2017 che quelli per i primi 4 mesi del 2018. A complicare la vicenda ci sono state distorsioni comunicative della Regione, con ricognizioni di dati non chiarissime, che hanno portato a risposte delle Asp difformi e spesso sbagliate”.

Il M5S lamenta anche il mancato arrivo in commissione Salute del decreto del presidente della Regione che, "come stabilito dall’articolo 30 della legge di stabilità regionale, avrebbe dovuto essere pronto entro il 10 giugno scorso per regolamentare l’erogazione degli assegni di cura ai disabili gravissimi e le misure assistenziali per i disabili gravi e per quelli pischici”. “Musumeci è al corrente di tutto ciò? - afferma Siragusa -. Ha idea di quello che gli succede intorno?  A lume di naso pare di no, ritorni sulla Terra ed in Sicilia in particolare, e dia seguito ai provvedimenti approvati. E, soprattutto, lo faccia in fretta”.  

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