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Disabili, il sindaco di Misilmeri replica a Crocetta: "Nessun fondo ai morti" 

Dal rapporto dell'Asp, diffuso ieri, a Misilmeri ci sarebbero 47 disabili gravi, di cui 15 deceduti. Stadarelli: "Gli eventuali morti vengono depennati dall'elenco solo a seguito dell'erogazione dei fondi regionali (ancora non percepiti)"

Non si placano le polemiche sulla gestione dei servizi ai disabili in Sicilia. Dopo l'assistenza negata è stata la volta dei disabili "abusivi". Ieri, sono spuntati anche i morti. Il governatore Crocetta ha diffuso i dati del rapporto che l'Asp di Palermo gli ha consegnato e dal documento, frutto della verifica dei tabulati sul numero dei disabili gravissimi in possesso dell'assessorato regionale alla Famiglia, è emerso che a Misilmeri i disabili gravissimi non sarebbero 110, come emerso in un primo momento, ma 47 e che 15 persone, inserite negli elenchi, sarebbero addirittura decedute.

"Vergognoso che si parli di benefici dati ai morti quando nessun fondo ancora oggi è stato nè erogato nè impegnato. Non permetto da sindaco capofila di distretto a nessuno di offendere e d'infangare il lavoro che viene svolto all'interno dei nostri uffici e trovo gravi le affermazioni dell'Asp e del Presidente Crocetta in merito alla questione", tuona il primo cittadino di Misilmeri Rosalia Stadarelli.

Il sindaco ci tiene a fare chiarezza sull'argomento e spiega come funziona la trafila che porta a quei numeri. Tutto comincia un anno fa, nel febbraio 2016, quando l'assessorato alla Famiglia dirama una nota a tutti i distretti dell'Isola in merito agli avvisi che questi devono pubblicare definendo in maniera oggettiva i criteri e l'elenco delle patologie che danno diritto all' accesso ai servizi. "Il distretto Socio sanitario di Misilmeri, composto da undici Comuni, - afferma Stadarelli - pubblica quindi l'avviso, e acquisisce nei termini stabiliti le istanze e la documentazione a supporto". Solo dopo scatta l'accertamento delle condizioni di dipendenza vitale e del grado di non autosufficienza del soggetto disabile che è di competenza dell'unità di valutazione multidimensionale del distretto sanitario Misilmeri, che vede partecipare anche gli assistente sociale di ogni singolo comune. 

Secondo il primo cittadino di Misilmeri, la stessa persona che ha accompagnato Giovanni Cupidi in assessorato regionale per incontrare Miccichè che poi non si è presentato, solo a seguito dell'erogazione dei fondi regionali (ancora non percepiti), ai quali segue la presa in carico del paziente e la sottoscrizione del progetto assistenziale personalizzato da condividere con il familiare dell'utente stesso, scatta l'ultimo step: si verifica l'elenco dei beneficiari stilato depennando gli eventuali deceduti.

"Fino ad oggi questo ente che rappresento può dimostrare, documenti alla mano - continua il sindaco - di non avere mai erogato fondi e servizi a soggetti deceduti o non aventi diritto secondo le modalità disposte dall'assessorato alla Famiglia della Regione Sicilia. Consegnerò agli organi competenti tutta la documentazione in mio possesso per le relative valutazioni e annuncio fin da ora provvedimenti a chi, ancora una volta, vuole provare a ledere l'immagine del mio territorio. Quella di ieri è solo l'ennesima trovata di Crocetta, piena di falsità, per creare confusione mediatica. La verità è che ha chiamato i vertici dell'Asp dandogli un compito preciso: dimezzare i disabili, nella verifica fatta martedì, in modo da dimostrare che non si poteva intervenire prima perchè i fondi non bastavano per tutti".
 

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