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Dimissioni Lombardo, le reazioni

Leoluca Orlando: "Si chiudono undici anni di malgoverno regionale". Cracolici: "La Sicilia deve scegliere una classe dirigente di uomini liberi", Lupo: "Adesso centrosinistra si compatti"

Ecco le reazioni di alcuni esponenti politici in merito alle dimissioni del presidente della Regione, Raffaele Lombardo:

 PD. “La Sicilia deve scegliere una classe dirigente di uomini liberi perché per troppi anni è stata guidata da chi non era nelle condizioni di governare liberamente”. Lo ha detto Antonello Cracolici, presidente del gruppo Pd all’Ars. “In questi anni abbiamo vissuto esperienze significative che hanno avuto conseguenze politiche sul piano nazionale – ha aggiunto – la Sicilia è stata la prima regione italiana nella quale il centrodestra si è sgretolato, e ciò è avvenuto grazie all’azione determinante del Pd. Il nostro partito – ha proseguito Cracolici – ha consentito di varare riforme importanti: penso ad esempio al nuovo Piano rifiuti e alla determinazione con la quale abbiamo smontato il mega affare dei termovalorizzatori, penso alla riforma della sanità e al rientro del deficit, alla riforma della formazione professionale, o al blocco della privatizzazione dell’acqua. Abbiamo portato avanti il nostro impegno sulle riforme fino a quando ci sono state le condizioni per farlo. Con il voto al Bilancio abbiamo chiuso l’esperienza del sostegno al governo tecnico e abbiamo chiesto che il presidente si dimettesse, per consentire il voto anticipato: lo ha fatto, adesso è il momento di guardare avanti – ha concluso Cracolici – e costruire una nuova fase per fare in modo che il lavoro che abbiamo iniziato possa proseguire”.

"Si apre oggi finalmente una nuova fase politica per la nostra regione. E' adesso necessario che le forze politiche del centrosinistra si uniscano per condividere un programma di cambiamento della Sicilia radicalmente alternativo al berlusconismo ed al lombardismo, aperto al confronto con l'Udc, e che abbia come priorita' lo sviluppo produttivo, il lavoro, la legalità".  Lo ha detto il segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo.

UDC. “E’ finita non solo una legislatura ma un’intera fase in cui la politica ha dato pessima prova di sé". Così Totò Lentini (Udc) commenta le dimissioni rassegnate oggi dal Governatore Lombardo. “Sarebbe troppo facile cedere alla tentazione di gioire per la fine di un’esperienza fallimentare, che ha strumentalizzato malamente l’autonomismo per garantirsi l’occupazione del potere, senza curarsi di dare risposte alle troppe sofferenze di questa terra. Ma - prosegue - con una Sicilia in piena crisi economica, finanziaria e socio-occupazionale non possiamo certo dedicarci a celebrazioni: è tempo che con senso di responsabilità ed impegno ci si prepari ad una fase nuova che porti finalmente il cambiamento di cui c’è urgente bisogno. Starà a noi - conclude - non solo come classe politica ma come siciliani tutti trovare la forza nelle nostre migliori risorse ed energie per superare questo momento drammatico".

IDV. Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, commenta: "Si chiudono finalmente undici anni di malgoverno e mala amministrazione che hanno mortificato il popolo siciliano e pervertito la speciale autonomia. Adesso i siciliani potranno esercitare il diritto/dovere di costruire una alternativa politica intransigente, una alternativa culturale, etica ed eonomica. Dopo Palermo è tempo di liberazione per la nostra grande e bellissima Sicilia, mortificata e isolata da un intreccio perverso di clientelismo e mafia, da un famelico accaparramento e spreco di risorse umane ed economiche e da una soffocante cultura di appartenenza. E' tempo di coniugare radici ed ali, orgoglio di identità e presenza autorevole nel contesto internazionale. I siciliani potranno finalmente liberarsi da quanti, politici impresentabili, hanno occupato le istituzioni di governo della nostra regione".

"La Sicilia è finalmente libera", fa seguito Fabio Giambrone, segretario regionale Idv. "Con le dimissioni di Lombardo si chiude una delle pagine più buie della politica regionale e si pone fine ad un sistema clientelare già da troppo tempo ramificato e spudorato sino all’ultimo minuto con la nomina dell'Assessore alle autonomie locali. In un momento in cui la Sicilia sembra inabissarsi in una situazione drammatica  - prosegue Giambrone - in cui non si ha neanche una visione trasparente delle sue reali condizioni finanziarie, l’unica cosa certa adesso è la necessità di un progetto politico e una proposta di governo per le prossime elezioni regionali, che segni una netta e chiara discontinuità con la negativa stagione dei governi di Cuffaro prima e Lombardo dopo, stagione caratterizzata  - conclude l'esponente IdV - da una inaccettabile questione morale nelle istituzioni e da governi inadeguati politicamente e culturalmente per far fronte alla drammatica condizione sociale ed economica in cui da troppo tempo la Sicilia versa".

PDL. “Con le dimissioni di Raffaele Lombardo si conclude la stagione più oscura della storia della Nostra Regione che ha rappresentato una vera e propria calamità per il Popolo siciliano”. Così si è espresso il vicepresidente del Pdl all’Ars, Salvo Pogliese, che ha continuato: “Cinque governi, policromi, in quattro anni e mezzo, trentuno assessori, tra politici e tecnici, e una miriade di consulenti strapagati, incapaci, persino di gestire i fondi europei, tutti sotto il rigido controllo del Governatore, con il proditorio obiettivo di occupare, sistematicamente, grandi e piccoli posti di potere”. “Con le  dimissioni di Lombardo – ha aggiunto il Parlamentare - finalmente finisce tutto ciò e la Sicilia riconquista la sua Libertà. Ecco perché il 31 luglio rimarrà per i siciliani un giorno memorabile”.

MPA. "Sono state molto serene le dimissioni del presidente Lombardo, serene e che riassumono davvero l'azione svolta da questo governo, abbiamo realizzato riforme importanti, ristrutturato il bilancio, evitato emorragie, spese folli e disastri con una pesante eredità che ci siamo purtroppo ritrovati sulle spalle e la spending review noi l'abbiamo già  fatta in questi quattro anni, i risultati si vedranno nella prossima legislatura". Lo afferma il  capogruppo dell'Mpa Nicola D'Agostino, commentando con i giornalisti le dimisisioni del presidente della Regione Raffaele Lombardo.

FLI. Su twitter, il coordinatore regionale Carmelo Briguglio scrive: "Apprezziamo le dimissioni di Lombardo come gesto di stile a cui né la Sicilia né il Paese erano abituati al punto che nessuno ci credeva".

 

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