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Centristi in fuga? Mangano non si dimette: "Il mio è un lavoro straordinario"

Dei tre assessori che avrebbero dovuto rassegnare le dimissioni, solo Giovanni Pistorio, collega di giunta con delega alle Infrastrutture anche lui in quota D'Alia, ha ufficializzato la propria disponibilità a fare un passo indietro

"Ho deciso di proseguire, di non mettere fine a questo impegno e di continuare a dare tutta me stessa, perché chi ha il diritto di avere delle risposte, mi trovi ancora come interlocutore e senta che continuerò a esserci e a lavorare fino all'ultimo giorno del mio mandato". A parlare (anzi, a scrivere) è l'assessore regionale alla Famiglia e alle Politiche sociali della Regione siciliana, Carmencita Mangano. E' caos in Sicilia dopo l'addio annunciato da centristi e alfaniani alla Giunta targata Crocetta. Dei tre assessori che avrebbero dovuto rassegnare le dimissioni, solo Giovanni Pistorio, collega di giunta con delega alle Infrastrutture anch'egli in quota D'Alia, ha ufficializzato la propria disponibilità a fare un passo indietro.

Carmencita Mangano, altro assessore in quota D'Alia, invece, non molla. L'assessore in quota Centristi non abbandona, dunque, l'Esecutivo Crocetta nonostante l'indicazione in tal senso arrivata in queste ore dal partito. E rilancia: "Non saranno certamente le questioni politiche ad interrompere il mio percorso da assessore tecnico in questa Giunta ed è con questo spirito di missione che  continuerò a servire il popolo siciliano" aggiunge Mangano. Una lettera iniziata così: "Sono psichiatra e quando tre mesi fa sono stata chiamata a dare il mio contributo in questo assessorato, tra i più delicati della nostra Regione, non mi sono tirata indietro. Continuerò a lavorare fino alla fine, con la voglia incessante di dare risposte e trovare soluzioni, ma senza mai mollare", ha spiegato Carmencita Mangano.

Mangano, chiamata tre mesi fa a sostituire Gianluca Miccichè, finito nell'occhio del ciclone per il caso disabili, rivendica il suo impegno: "Quanta sofferenza, fragilità e povertà ho incontrato, provando a costruire un 'pensiero' frutto dell'incontro tra le istituzioni e la nostra comunità, per  disegnare insieme azioni forti e concrete".

Poi indica i suoi "interlocutori". "Per chi ho lavorato? Con i disabili, per gli stranieri minori non accompagnati, i bambini e donne che incontrano la violenza; con gli ex sportellisti, gli ASU e tutto il mondo dei precari lavoratori di questa terra. Un lavoro fatto per "i giovani con le politiche a loro dedicate, i tavoli tecnici per il disagio giovanile in tante sue forme, il bullismo, il fenomeno del blue whale, e tanto impegno per i diversi ambiti che competono a questo assessorato, dal welfare, alle politiche attive del lavoro, nello sforzo continuo e nella ricerca dei migliori modelli operativi". "Ho affrontato ogni singolo giorno del mio mandato - dice ancora l'assessore - con la consapevolezza che ogni sera avrei dovuto portare a casa un risultato, che desse fiducia, che tracciasse l'inizio di un cammino comune - mio e dei siciliani che mi onoro di rappresentare all'interno delle istituzioni - e credo che i primi effetti stiano finalmente emergendo".  Un percorso che l'assessore definisce "faticoso e impegnativo" ma anche "bellissimo". "Il lavoro iniziato è stato straordinario e, con esso, vedere che le cose stanno finalmente cambiando - conclude -, mi ha caricata di entusiasmo e di un ulteriore e più grande senso di  responsabilità".

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