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Stop alla musica e stretta sulle concessioni: rivoluzione in vista per i dehors

Nel nuovo regolamento, che approderà in Consiglio, novità destinate a incidere su movida e ristorazione. Riduzione degli spazi autorizzati, installazioni "non invasive" nel percorso Arabo-Normanno e niente più concessioni dal Politeama a piazza Croci. Tantillo: "Proposte severe, serve giusto equilibrio"

Rivoluzione in vista per i dehors. Nel nuovo regolamento per la concessione di suolo pubblico, predisposto dall'amministrazione comunale, sono state introdotte una serie novità destinate ad incidere sulla movida ed a modificare l'attuale assetto delle attività commerciali in molte zone della città.

Il testo - che approderà a Sala delle Lapidi fuori tempo massimo (visto che il regolamento vigente è in proroga fino a domani) - prevede ad esempio che la superficie da concedere non potrà essere superiore al 50% della superficie di somministrazione interna al locale; i dehors non potranno superare i 36 metri quadrati, mentre i chioschi potranno avere una superficie massima di 10 metri quadri. E ancora: stop alla musica "sia dal vivo che riprodotta negli spazi oggetto di concessione di suolo pubblico". Scompare però l'obbligo di smontare pedane e ombrelloni dopo l'1 di notte ed anche la limitazione oraria nelle borgate marinare.

Gli ombrelloni dei dehors non potranno essere chiusi con teli o altro materiale, ma dovranno essere liberi. I dehors potranno essere usati da bar e pub fino alle 22, orario che viene innalzato alle 23,30 per ristoranti e pizzerie. Non saranno più concesse autorizzazioni nelle strade di tipo E ed F (quelle attuli hanno una avuto una proroga in scadenza domani), che ricadono nel perimetro compreso tra piazza R. Settimo, via Amari, via Roma, piazza Sturzo, piazza Nascè, via Isidoro Carini, via delle Croci, piazza Crispi, piazza Mordini, via La Farina, via Sammartino, via Dante, via Principe di Villafranca, piazza S. Oliva e piazza Castelnuovo. Nel percorso Arabo-Normanno verranno accolte "solo proposte non invasive" - tavolini e sedie - che saranno "valutate di volta in volta tenendo presente le indicazioni dell'assessorato regionale Beni culturali".

"Si tratta di proposte sono molto severe" afferma il capogruppo di Forza Italia a Sala delle Lapidi, Giulio Tantillo, secondo cui "bisogna trovare in Aula il giusto equilibrio affinché i residenti e i commercianti possano convivere nel rispetto dei diritti reciproci. E' altresì necessario che venga salvaguardato il decoro di uno dei centri storici più belli d’Europa per architettura, storia e cultura. La storia e la cultura non possono certamente cedere il passo ad un centro storico in cui prevalgono insediamenti di fast food. Tutto è attrazione, ma il turismo è altra cosa".

"Mancano poche ore alla scadenza della proroga del regolamento sul suolo pubblico e registriamo ancora l'assenza di regole certe per gli esercenti che rappresentano una parte importante del tessuto economico della città". Lo dice Alfonso Zambito, presidente di Fiepet-Confesercenti Palermo. "Apprendiamo di una bozza di regolamento che sarebbe stata messa a punto dall'Amministrazione e chiediamo che le scelte su questo campo siano condivise con chi lavora e investe per il miglioramento complessivo del sistema Palermo, creando anche posti di lavoro - prosegue Zambito -. La politica non può fare da sola ma deve tenere conto delle richieste delle associazioni di categoria che non hanno mai perso di vista le esigenze dei residenti".

E sul nuovo regolamento che il Comune si appresta a varare, Zambito aggiunge: "Auspichiamo da tempo la possibilità di mantenere le strutture H24 senza dovere smontare ogni notte le pedane". Sul fronte dei controlli il presidente di Fiepet-Confesercenti Palermo si augura "un aumento delle verifiche per combattere l'abusivismo, mentre per quanto riguarda le occupazioni eccessive di suolo pubblico - prosegue - sarebbe ora di introdurre la proporzionalità della pena in base ai metri quadrati occupati". Positivo, invece, il giudizio sull'ipotesi di concedere uno spazio esterno pari alla metà della superficie del locale: "E' una scelta corretta", sottolinea Zambito che apre infine un nuovo fronte: "Il Comune si confronti anche per quanto riguarda il volume della musica nei locali. Non è accettabile che eventuali multe vengano elevate in base al giudizio personale del controllore e non di uno strumento fonometrico".

"Quello che sta per arrivare in aula è un regolamento condiviso con tutte le forze politiche e quindi condiviso con la città  Un regolamento che non abbandona le periferie e tiene conto delle esigenze dei residenti" afferma il presidente della commissione Attività produttive, Ottavio Zacco (Sicilia Futura), che spiega: "E' opportuno ricordare che la decisione di modificare il regolamento dei dehors è stata una scelta politica del Consiglio comunale e non un obbligo dettato da una scadenza, trovo le polemiche di alcuni inappropriate. Si sta lavorando tutti insieme per dare alla città un buon regolamento che dìa la possibilità alle attività produttive di poter usufruire degli spazi esterni, sfruttando il meraviglioso clima palermitano e garantendo nello stesso tempo la tranquillità e la vivibilità dei residenti. E' importante dare una accelerata e approvare in tempi brevi le modifiche, ma altrettanto importante è arrivare in Aula con la condivisione di tutti, perché è un regolamento della città senza appartenenze politiche. Dalla prossima settimana la sesta commissione inizierà le audizione con le associazioni di categoria, per come abbiamo sempre fatto per condividere le modifiche e procedere con il dibattito in Consiglio".

Da vicepresidente della commissione Attività produttive, afferma Alessandro Anello, "ritengo assolutamente necessario trovare equilibrio tra le esigenze dei residenti con le funzioni residenziali e le attività commerciali con i tantissimi posti di lavoro da salvaguardare. Per me è necessario poter concedere suolo pubblico per aiutare le attività commerciali anche su sede stradale, purché si rispettino le regole del Codice della strada e soprattutto si rispettino i diritti e le esigenze dei residenti. E' indiscusso che vadano salvaguardati i tantissimi posti di lavoro e quindi approvate tutte quelle modifiche che possano aiutare i locali a mantenere o ad ottenere le concessioni. Un punto è fondamentale: bisogna superare i limiti imposti dal vigente regolamento sia sulla Ztl (il Pgtu è scaduto) sia sulle strade di tipologia E ed F estendendendo la possibilità di concessione nel rispetto del codice della strada a tutta la città ad eccezione del centro storico e soprattutto dell'itinerario arabo-normanno. Per questa parte della città bisogna assolutamente trovare una convergenza ed un accordo con la sovraintendenza ai beni culturali portando avanti una convenzione, soprattutto per tutte le richieste di concessione esistenti in centro storico e su tutto l'itinerario arabo-normanno.

"Ritengo pertanto - conclude Anello - assolutamente necessario affrontare in Aula la delibera con le modifiche del regolamento nel più breve tempo possibile perché l'amministrazione attiva già dall'anno scorso avrebbe dovuto portare in Consiglio tutte queste modifiche sapendo che il 31 dicembre 2017 scadevano le concessioni di tanti locali e invece si è limitata ad una proroga fino al 30 aprile. Adesso è scaduta anche questa proroga e con gli uffici del Suap che non rilasciano nessuna concessione siamo alla paralisi. Così si fa solo danno alle attività commerciali".

"Occorre fare in fretta e anche bene sul testo del nuovo regolamento sulla concessione del suolo pubblico", dicono ina una nota congiunta Rosario Arcoleo, Claudio Volante, Giuseppina Russa e Marcello Susinno componenti della VII commissione. "Una vera e propria rivoluzione è prevista nel nuovo regolamento ed è per questo che in settima commissione si è deciso - dicono i consiglieri - di incontrare le associazioni di categoria per affrontare uno per uno gli emendamenti proposti dall’amministrazione. 
In tale contesto la commissione, se sarà necessario, proporrà ulteriori modifiche tendenti a contemplare le esigenze per un giusto equilibrio, affinché i residenti e i commercianti possano coesistere nel rispetto delle reciproche esigenze".

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