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Nuovo duello a distanza Orlando-Salvini: "Cambiare suoi decreti", "Chiacchierone di sinistra"

Il primo cittadino ha detto di sperare che il governo attuale cambi i provvedimenti dell'ex ministro in materia di immigrazione. Immediata la replica: "Farebbe bene a occuparsi delle migliaia di donne e uomini di Palermo con problemi di casa e di lavoro"

Il leader della Lega Matteo Salvini non è più vicepremier e non siede più al Viminale, ma anche se gli incarichi sono mutati non svanisce la rivalità a distanza con il sindaco Leoluca Orlando. Al centro dello scontro, per l'ennesima volta, i decreti Sicurezza. Nella polemica però scendono in campo tutti i vertici della Lega, compatti contro il Professore.

Tutto parte da una dichiarazione di Orlando che, da Berlino, si è augurato che "il governo cambi la legge di Salvini". Immediate le repliche. "Invece di girare il mondo per occuparsi di immigrati, Orlando farebbe bene a occuparsi delle migliaia di donne e uomini di Palermo con problemi di casa e di lavoro. Ennesimo chiacchierone di sinistra che il Popolo manderà a casa presto", risponde Salvini.  

Le missioni all'estero di Orlando nel mirino della Lega: "Non si occupa della città"

Il leader del Carroccio è seguito a ruota dal senatore e commissario del partito in Sicilia Stefano Candiani: "Ci mancava proprio il solito radical-chic, a spasso per l'Europa e a carico anche dei contribuenti siciliani, sempre pronto ad attaccare Salvini e i decreti sicurezza. Orlando, pessimo sindaco di Palermo, vorrebbe un'Europa come quella che vuole Carola Rackete, fatta di immigrazione a tappeto e zero regole: stia pure sereno, la Lega non lo permetterà e sarà sempre a fianco dei tanti cittadini che chiedono legalità e rispetto delle leggi. Torni presto a casa. Il collasso della discarica di Bellolampo, le buche delle strade cittadine o la paralisi amministrativa dello sportello unico delle attività produttive sono ancora li ad aspettarlo".

"Orlando - interviene in una nota Annalisa Tardino, europarlamentare siciliana della Lega - dice che 'Palermo è diventata la città più sicura d'Italia' grazie alla sua politica di accoglienza indiscriminata: di avviso diverso i cittadini palermitani, che si confrontano con una realtà quotidiana ben differente da quella illustrata dal sindaco, e che sono stufi della sua mancanza di progettualità per Palermo. Dall'emergenza rifiuti alla situazione delle periferie, alla mancanza di lavoro, questi i veri problemi della città di cui Orlando e la sua maggioranza farebbero bene a occuparsi trovando soluzioni concrete, invece che pontificare sull'immigrazione nei convegni in giro per l'Europa. Evidentemente non ha altri argomenti di cui parlare: ecco il classico esempio di quella sinistra lontana dai problemi della gente, di cui gli italiani si sono stufati, come hanno dimostrato a più riprese, a sostegno delle proposte della Lega e di Salvini. Arriverà anche il turno di Palermo e noi saremo pronti".

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