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"Il decreto sicurezza annulla gli sforzi fatti per l'integrazione", il garante per l'infanzia lancia l'allarme

In città sono 140 i ragazzi e le ragazze seguiti dai tutori con una progettazione già avviata. Secondo Pasquale d'Andrea il decreto Salvini "vanificherebbe non solo il lavoro realizzato ma anche i risultati raggiunti” frutto della sinergia tra pubblico e privato

“Il decreto Sicurezza e immigrazione annulla tutti gli sforzi d’accoglienza e integrazione realizzati fino a oggi nel territorio, nei confronti dei minori stranieri non accompagnati. A Palermo sono 140 i ragazzi e le ragazze seguiti dai tutori con una progettazione già avviata. Palermo inoltre vanta un modello unico in Italia che vede la sinergia di istituzioni, enti e associazioni e il decreto Salvini vanificherebbe non solo il lavoro realizzato ma anche i risultati raggiunti”. E’ la preoccupazione del Garante per l’Infanzia e l’adolescenza del Comune, Pasquale D’Andrea, che ha indetto un’iniziativa aperta a tutta la cittadinanza e agli operatori per "individuare strategie e risorse economiche che, attraverso il canale della solidarietà, possano garantire ai ragazzi e le ragazze stranieri non accompagnati neomaggiorenni la continuità del percorso di inclusione sociale, faticosamente costruito con l'impegno di tanti ( tutori, operatori sociali e legali, rappresentanti delle istituzioni locali)".

Il Modello Palermo è un processo sperimentale diviso in fasi, collegate tra loro e definito in tempi precisi e in attuazione della legge 47/2017 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”, e permette al tutore volontario, nel momento in cui prende in carico il minore straniero non accompagnato, non solo di assisterlo ma anche di attuare un percorso alternativo di accoglienza e dunque di integrazione del ragazzo o della ragazza all'interno del territorio, attraverso le realtà presenti.

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