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Faraone: "Da Palermo segnali sbagliati, Pd sia chiaro su riconoscimento dei diritti"

Il deputato del Pd: "Nella città che quest’anno sarà sede del Pride nazionale potevamo segnare un passo più deciso verso l’approvazione dei diritti e essere partecipi di questo atto di civiltà"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"I segnali che arrivano da Palermo sono poco comprensibili, il Pd non partecipa alla votazione per l’istituzione del registro delle unioni civili e lascia che questo venga approvato anche con l’appoggio di Pdl e Udc. Nella città che quest’anno sarà sede del Pride nazionale potevamo segnare un passo più deciso verso l’approvazione dei diritti e essere partecipi di questo atto di civiltà". Lo dichiarano i deputati Pd, Davide Faraone e Ivan Scalfarotto, per commentare la posizione dei consiglieri comunali del Pd a Palermo che non erano presenti al momento del voto in Aula per il Registro delle Unioni civili.

"Dobbiamo anche smetterla di portare avanti  le solite scuse di benaltrismo rispetto alle priorità della città e di carattere simbolico del registro" – continua l’on. Faraone – "Da una parte l’approvazione dei diritti non limita altre misure e provvedimenti e dall’altra è tutto ciò che un comune può fare in attesa di una legge nazionale sul matrimonio egualitario per il quale – chiude l’on. Scalfarotto – già il primo giorno di Legislatura, ho depositato una proposta di Legge".

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