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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Ex Pip a casa ma guadagnano Furia Crocetta: "Che vergogna"

Il governatore contro i 2.900 precari storici che da due mesi percepiscono il sussidio di disoccupazione di 600 euro: "O tornano subito al lavoro o sarò costretto a licenziarli". I sindacati chiedono che tutti i dipendenti ricevano il contributo

Non lavorano. Stanno a casa e incassano regolarmente il loro stipendi. Da fine giugno quasi tutti gli oltre 3 mila ex Pip hanno iniziato a percepire il sussidio dell'Inps, senza però rientrare in servizio. Circa 600 euro al mese, puliti puliti. Ma nessuno di loro, questa è l’anomalia, finora è tornato al lavoro. Una “impasse” che non è piaciuta a Crocetta. Il governatore della Regione siciliana striglia i precari storici palermitani. I sindacati chiedono che per avviare le attività tutti i dipendenti ricevano il contributo.

“O gli ex Pip andranno subito al lavoro oppure sarò costretto a licenziarli”. Il riferimento è ai 2.900 ex Pip che da due mesi percepiscono il sussidio di disoccupazione. Sussidio che sarà integrato dalle somme della Regione arrivando a 833 euro solo quando i precari torneranno a lavoro. Ma è una somma alla quale vanno aggiunti gli assegni familiari, e che quindi può schizzare fino a 1.300 euro al mese. 

Rosario Crocetta è infuriato anche perché ha appreso che quando erano pronte le pratiche per far tornare all'opera i primi 400 lavoratori, i sindacati hanno chiesto un "maxicongelamento". Obiettivo? Utilizzare tutti i precari contemporaneamente per evitare disparità. Una “vergogna” per il governatore che ha appena dato il la all’ennesima battaglia. La guerra contro i nullafacenti adesso si concretizzerà nelle ispezioni, appena annunciate proprio da Crocetta. L’intenzione è quella di controllare a tappeto gli ex Pip per indagare su eventuali “doppi lavori”.

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