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Approvata convenzione Comune-Sispi, le multe si pagheranno tramite un'app

L'accordo sarà in vigore per i prossimi cinque anni, alla Partecipata andranno 11,8 milioni. Le opposizioni: "Sanate le irregolarità". Spunta il caso Randazzo, nota dei dirigenti Mandalà e Maneri al sindaco: "Nomina illegittima". Ferrandelli: "Presidente abusivo"

Il Consiglio comunale rinnova per altri cinque anni la convezione tra il Comune e la Sispi, la società che si occupa dei servizi informatici. Per le opposizioni viene così sanata una situazione d'irregolarità: la convenzione - scaduta già da quattro anni - non poteva infatti essere approvata dalla sola Giunta municipale, come già rilevato sia dagli ispettori del Mef sia dai dirigenti comunali del settore Organismi partecipati.

Alla Sispi andranno 11,8 milioni di euro, con un leggero aumento rispetto al corrispettivo finora assegnato (11,2 milioni). Nel testo votato oggi dagli inquilini di Sala elle Lapidi non ci sono grandi novità rispetto al passato; tuttavia sono stati approvati una serie di emendamenti e ordini del giorno che garantiscono un maggiore controllo da parte del Consiglio e introducono sistemi telematici innovativi che vanno incontro all'utenza. Per quanto riguarda le multe, ad esempio, verrà implementata un’app per consentire ai cittadini di consultare la banca dati delle multe (semplicemente inserendo la targa del veicolo) e poterle pagare online prima della notifica. Un modo per risparmiare i costi della notifica della contravvenzione, pari a 12,50 euro. 

Prevista inoltre, sempre tramite un emendamento bypartisan, l'internalizzazione delle notifiche delle multe in caso di esubero. Ciò non significa che verrà tolto l'affidamento al Consorzio Olimpo, ma che nel caso in cui la mole di contravvenzioni dovesse superare l'attuale media (270mila circa le sanzioni elaborate annualmente) la Sispi potrà formare personale proprio o del Comune evitando di affidare a terzi il servizio. Oltre al Consorzio Olimpo (che opera nel territorio comunale), anche Poste italiane effettua le notifiche, ma fuori i confini della città.

"Finalmente si conclude un lungo periodo in cui la società ha operato in assenza di una convenzione. Con tale atto si sono sanate le situazioni e le irregolarità che il Mef aveva rilevato e verso cui il M5S aveva puntato il dito. Adesso bisognerà operare per dotare la Sispi di un vero contratto di servizio" afferma gruppo dei pentastellati in Consiglio, secondo cui "grazie all'operato dei consiglieri cinquestelle Amella e Forello sono stati approvati anche quattro importanti emendamenti all'atto che garantiscono un controllo analogo effettivo da parte del Comune, un preventivo intervento del Consiglio Comunale, il monitoraggio dei livelli di servizi e la determinazione certa del costo complessivo del servizio". 

Per i componenti del gruppo Palermo 2022, Antonino Sala, Massimo Giaconia e Giulio Cusumano, "iln testo emendato è frutto di un lavoro sinergico con le commissioni competenti. Un servizio di conduzione tecnica del sistema informatico del Comune e delle Società Partecipate (Sitec) che rimane pubblico. Un nostro ordine del giorno ha previsto di rendere facilmente visibile il piano di Protezione civile del Comune di Palermo sulla home page del sito ufficiale".

"Con questo voto il Consiglio comunale ha ribadito la necessità che servizi strategici, come quello informatico e della gestione tecnica delle informazioni, debbano essere gestiti da società in house, cioè totalmente controllate dal Comune e quindi dalla collettività. Il nuovo affidamento supera il regime di proroga e mette in sicurezza le competenze e la professionalità dei dipendenti della società". dicono i consiglieri di Sinistra Comune, Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno. "Da oggi - aggiungono - si apre una nuova sfida per l'amministrazione comunale che, attraverso la Sispi, dovrà investire sempre di più sull'informatizzazione dei servizi al cittadino e sull'innovazione".

Il vicepresidente del Consiglio Giulio Tantillo, pur sottolineando il clima di collaborazione che ha portato all'approvazione della convenzione Sispi, si sofferma sul dato politico che esce dall'Aula: "Le opposizioni hanno dimostrato senso di responsabilità - dice - dando una mano in questa fase delicata che vede il Comune in grossa difficoltà. La verità è che la maggioranza non c'è più e deve ringraziare il lavoro fatto dalle opposizioni".

Proprio sulla Sispi, intanto, scoppia un caso che riguarda il presidente Francesco Randazzo. In una nota firmata dai dirigenti Maria Mandalà e Sergio Maneri inviata al sindaco Orlando e all'assessore alle Partecipate Sergio Marino viene messo nero su bianco che - in base alla legge 90/2014 in materia di semplificazione e trasparenza amministrativa - la nomina di Randazzo non è legittima. Il motivo? A spiegarlo sono gli stessi dirigenti, citando la legge: "E' fatto divieto alle pubbliche amministrazioni di attribuire incarichi dirigenziali o direttivi o cariche in organi di governo delle amministrazioni e degli enti e società da esse controllate a soggetti collocati in quiescenza, che abbiano svolto nel corso dell'ultimo anno di servizio funzioni e attività corrispondenti a quelle oggetto dello stesso incarico".

All'epoca della nomina, Randazzo era già in pensione. "Alla luce della normativa, nella considerazione che la nomina del presidente della società Sispi, Francesco Randazzo, rientra pienamente nella fattispecie contemplata nella presente legge - scrivono Mandalà e Maneri - si auspica che l'amministrazione prenda atto dell'attuale scenario normativo di riferimento assumendo le scelte consequenziali". Un avviso al sindaco, chiamato dopo l'approvazione del bilancio consolidato a rinnovare i vertici delle Partecipate.

"Mentre il Consiglio sana, votando la convezione, le mancanze dell’amministrazione, scopriamo che il presiedente del Cda della Sispi è abusivo". attacca Fabrizio Ferrandelli, leader dell'opposizione a Palazzo delle Aquile, tra i consiglieri a rendere pubblica la nota firmata da Mandalà e Maneri: "Stamattina durante una visita ispettiva al settore Enti controllati ho appreso in estemporanea di una nota a firma del dirigente che dichiara illegittima la nomina del presidente della partecipata. Ma in che mani siamo? Ma a chi Palermo ha consegnato la città pochi mesi fa?".

"Stupore per una missiva che denota pressappochismo nella fase istruttoria, certamente non all'altezza della qualifica dirigenziale". Lo esprime il sindaco Leoluca Orlando con riferimento alla nota diffusa dai dirigenti Mandalà e Maneri in merito alla nomina del presidente della Sispi. "Già venerdì, il capo di gabinetto era intervenuto per chiarire che nessuna irregolarità si è verificata, sottolineando come i due dirigenti avessero fatto erroneamente riferimento ad una normativa non più in vigore", si legge. Il sindaco, che sulla vicenda ha deciso di intervenire formalmente la prossima settimana insieme all'assessore alle Partecipate e all'assessore al Personale, invita inoltre i dirigenti "quando decidano di inviare documenti che essi stessi ritengono riservati, a far sì che essi siano tali, piuttosto che essere distribuiti a soggetti non destinatari prima ancora che ai destinatari istituzionali, soprattutto quando si tratta di documenti relativi ad argomenti delicati e quando, come in questo caso, mostrando approssimazione istruttoria, danneggiano l'immagine dell'amministrazione e degli stessi estensori".

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