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Bilancio, l'opposizione si compatta e lancia la sfida a Orlando

Gli esponenti delle minoranze, dal centrodestra al M5S, firmano un documento unitario: "Non ci saranno sconti, al via operazione verità sui conti del Comune". Dimissioni? I numeri non bastano, solo in 15 pronti a far decadere il Consiglio. La maggioranza, però, non dorme sonni tranquilli

Le opposizioni a Sala delle Lapidi si compattano e sui bilanci lanciano la sfida ad Orlando. E' quanto emerge al termine di una riunione delle minoranze che si è svolta oggi a margine della seduta.

Riunione dalla quale è emerso che non ci sono i numeri sufficienti per sciogliere anticipatamente in Consiglio comunale. Il quorum è infatti fissato a 21 consiglieri: escludendo Caludio Volante (ex Coraggiosi ora al Misto), che ha annunciato il sostegno alla maggioranza per questa sessione di bilancio, sono soltanto 15 i consiglieri favorevoli a dimettersi in massa. Al momento l'unica via per far cadere la Giunta Orlando, visto che ancora non sono maturati i tempi per la mozione di sfiducia. 

Per la prima volta dall'inizio della consiliatura, tuttavia, si registra un fronte comune tra i gruppi di minoranza. Un'unità d'intenti che va dal centrodestra al Movimento 5 Stelle. "Con il rendiconto 2017 e il bilancio di previsione 2018 - si legge in un documento congiunto firmato da Movimento cinque stelle, Forza Italia, Coraggiosi, Fabrizio Ferrandelli, Marianna Caronia, Lega, Fratelli d’Italia, Sabrina Figuccia e Per Palermo con Fabrizio - la maggioranza sarà messa alla prova perché si troverà di fronte una minoranza compatta e determinata. Non ci saranno sconti per nussuno, abbiamo avviato un'operazione verità sulla situazione economica-finanziaria del Comune e la porteremo avanti nell'esclusivo interesse dei cittadini palermitani. Tutta l'opposizione, inoltre, condivide una necessità: porre fine nel più breve tempo possibile all'era Orlando, utilizzando tutti i mezzi che le norme e i regolamenti consentono".

Caracausi (Idv): "Dimissioni non hanno alcun valore"

Il sindaco Leoluca Orlando non può dormire sonni tranquilli, in quanto la sua maggioranza a ranghi completi e contando anche Volante non supera le 25 unità. E, spesso, in passato ci sono state defezioni pesanti che hanno messo in difficoltà la maggioranza. "Adesso - afferma Ugo Forello, capogruppo M5S - gli orlandiani dovranno di avere i numeri e metterci la faccia. Noi continueremo nella nostra operazione verità sui bilanci". I consiglieri pentastellati ribadiscono la propria disponibilità a rassegnare le dimissioni "se questo atto servisse a mandare a casa il sindaco Leoluca Orlando. Per questo motivo, in forza dell'art.141 Tuel, il M5S ha preparato un atto rivolto al Comune e al segretario generale per raccogliere le firme di almeno 21 consiglieri, disponibili a dimettersi per provocare lo scioglimento del Consiglio, partendo, ovviamente, dall'apporre le nostre firme sul documento".

Forello, al pari di Sabrina Figuccia (Udc), pensa che l'iniziativa di Ferrandelli sia "priva di effetti pratici e giuridici", ma guarda il lato positivo della vicenda. E cioè che "l'opposizione è finalmente unita". Un elemento di novità che sottolinea anche Giulio Tantillo, capogruppo di Forza Italia, secondo cui "non servono accelerazioni". "Sono stato io - prosegue - a dire per primo di recarci da un notaio e firmare tutti le dimissioni, ma ad oggi non c'è il quorum necessario. Tuttavia era giusto, come ha fatto Ferrandelli, lanciare un messaggio di malessere. Che poi è il malessere di tutta la città. E siccome noi amiamo Palermo dobbiamo dire ai cittadini la verità sui conti del Comune. I tagli sono terribili e ancor di più lo saranno nel 2019: la città vivrà ai limiti dei servizi essenziali. I prossimi 15 giorni di sessione di bilancio - conclude Tantillo - saranno durissimi. Chiederemo in Aula la presenza costante del Ragioniere generale, dell'assessore al Bilancio, dei revisori e dei presidenti delle partecipate. Se Orlando vuole continuare deve cambiare regime, una modifica della Giunta non basta". 

 "Per il bene della città - dichiara Marianna Caronia - è bene che al più presto si ponga fine all'esperienza amministrativa della Giunta Orlando: una esperienza che dura da troppo tempo e troppi danni sta portando a Palermo. Occorre per questo unire l'azione dell'opposizione, al di fuori ed oltre gli interessi dei partiti ma in rappresentanza dei veri interessi dei cittadini".

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