Consigliere dell'Ottava circoscrizione passa alla Lega: "Non ci ferma più nessuno"
L’ultimo a dire sì al Carroccio è Lorenzo Romano, avvocato, 36 anni. "Un tassello importante per la crescita del partito a Palermo"
"La Lega avanza come un rullo compressore a Palermo, conquistando sempre più spazio all’interno dei consigli di circoscrizione". Comincia così la nota pubblicata dai leghisti palermitani. L’ultimo a dire sì al Carroccio è Lorenzo Romano, avvocato, 36 anni, componente dell'ottava circoscrizione, quella che comprende le zone Politeama, Libertà, Montepellegrino, Malaspina e Palagonia.
“Ho spostato il progetto della Lega - dice Romano - per portare avanti i principi che hanno sempre contraddistinto la mia attività politica di destra, nel segno della rivoluzione del buonsenso e della legalità sociale. Il mio obiettivo e quello del gruppo che mi sostiene - conclude il neo consigliere del Carroccio - è il rinnovamento di una classe dirigente che sia attenta alle esigenze del territorio”.
Romano, già vicepresidente della stessa circoscrizione dal 2007 al 2012, è stato il più votato nella coalizione del centrodestra alle elezioni amministrative del 2017. La sua adesione è avvenuta nelle mani di Igor Gelarda, responsabile regionale enti locali della Lega, già capogruppo in Consiglio comunale e candidato di punta del partito guidato da Matteo Salvini alle elezioni europee del 26 maggio nel collegio Sicilia e Sardegna. Tutto nel segno del nuovo corso siciliano del partito messo in atto dal senatore Stefano Candiani, commissario straordinario del Carroccio nell’Isola.
“Entrare a fare parte della Lega - dice Gelarda - significa entrare a fare parte di una grande famiglia. L’adesione di Lorenzo Romano, in particolare, è tassello importante per la crescita del partito a Palermo, una città che ha diritto ad un governo del buonsenso lontano anni luce da quello attuale capeggiato dal sindaco Orlando. A breve in città ci saranno nuove adesioni alla Lega - conclude Gelarda - segno che i cittadini hanno capito che la stagione dell’attuale amministrazione comunale volge ormai al termine. Perché Palermo, come tutta la Sicilia, hanno bisogno di essere liberate”.