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Rimpasto di Giunta, Orlando "ridisegna" gli assessorati: entro gennaio i nuovi ingressi

Vertice del sindaco coi consiglieri di maggioranza: entro 15 giorni i partiti dovranno indicare i nomi da inserire nella squadra di governo, poi il confronto con le liste civiche. In ballo 4-5 sostituzioni. Assetto rivoluzionato, previsti accorpamenti e smembramenti di deleghe. Ecco cosa potrebbe cambiare

Il sindaco Orlando scandisce i tempi per il rimpasto di Giunta e ridisegna l'assetto degli assessorati. Previsti accorpamenti e smembramenti di deleghe, non soltanto quindi una semplice sostituzione di "pedine". E' quanto emerge al termine del vertice che si è tenuto ieri pomeriggio a Palazzo delle Aquile tra il sindaco e i consiglieri di maggioranza, al quale ha partecipato anche Fabio Giambrone, braccio destro di Orlando. Il primo cittadino ha affrontato anche i temi legati all'emergenza rifiuti e da quanto trapela non avrebbe gradito le esternazioni fatte in Consiglio comunale dall'amministratore unico della Rap Giuseppe Norata.

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Nel corso dell'incontro, durato poco più di due ore, il sindaco ha illustrato ai consiglieri la riorganizzazione degli assessorati che intende operare. Rinviando fra 15 giorni il commento della nuova impostazione della Giunta, ma soprattutto l'indicazione dei nomi da parte dei partiti. Ovvero Pd, Sinistra Comune e Sicilia Futura. Che, in questo lasso di tempo, dovranno individuare soggetti e relativa destinazione. Dopo che i partiti avranno fornito i nomi, il sindaco si confronterà con le liste civiche presenti in Consiglio. Dai rumors sembrerebbe che verranno sostituiti 4 o 5 assessori, 3 scelti dai partiti e uno o due in quota liste civiche. 

Cosa dovrebbe cambiare nella composizione degli assessorati? Tra le novità più eclatanti, secondo la bozza del sindaco, ci sarebbe lo smembramento delle deleghe oggi in capo all'assessorato all'Urbanistica. Con l'Urbanistica, appunto, che verrebbe accorpata a Mobilità e Ambiente. Questo assessorato si dovrebbe occupare del Prg ma anche delle pedonalizzazioni e dello Sportello unico dell'edilizia. Le Opere pubbliche invece sarebbero associate alle Manutenzioni di impianti e aree, in un assessorato a parte che si occuperebbe anche di Protezione civile e Finanza di progetto. Spetterebbe a questo assessorato l'indirizzo politico di aziende quali Coime, Amap, Amg Energia e Reset. 

Le Attività produttive andranno invece a comporre un nuovo assessorato, che include anche le Politiche attive del lavoro, ed ha competenze sul Suap, le start up, le cooperative giovanili, le imprese sociali. L'assessorato al Bilancio, nella nuova veste concepita dal sindaco, dovrebbe avere compiti di supervisione sugli aspetti finanziari legati alle Partecipate. Inoltre, acquisirebbe la delega sui Cimiteri e manterrebbe quelle su Tributi e Patrimonio (esclusa l'Edilizia abitativa). L'assessorato alle Politiche sociali verrebbe accorpato alla Salute e avrebbe competenza in materia di contrasto alla povertà, dignità dell'abitare (case popolari comunali) e rapporti con l'Iacp. Infanzia, scuola, disabilità, formazione di cittadinanza e politiche giovanili andrebbero a costituire un altro assessorato. Alla Cultura andrebbe anche lo Sport, gli spazi museali e la competenza sulla Consulta delle culture. Infine, un ottavo assessorato che si occupi della macchina comunale: dal Personale ai servizi demografici, passando per Partecipazione democratica, Decentramento e Innovazione (quindi anche di scelte che riguardano la Sispi). Al sindaco resterebbero le deleghe su Turismo, Avvocatura, Internazionalizzazione e Comunicazione.

In totale 8 assessorati che potrebbero estendersi a 11 se venisse presa in considerazione la riforma delle Giunte comunali "partorita" dall'Ars. Che siano 8 o 11 i nuovi assessori si divideranno la stessa "torta" (leggasi monte compensi) previsto oggi per la Giunta. Resta in stand by la riorganizzazione degli uffici predisposta dal segretario generale. Il motivo? Secondo Orlando non rispecchierebbe il nuovo assetto delle deleghe. Il sindaco, dopo la riunione, ha rilanciato la palla ai partiti, con i quali si incontrerà a metà gennaio. Il dado è ormai tratto. Il rimpasto si farà entro il prossimo mese.

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