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Comune, bocciata la mozione di sfiducia all'assessore Catania

Con 27 voti contrari, 19 a favore e una scheda bianca il Consiglio ha respinto la mozione, che era stata presenta dal deputato regionale e consigliere comunale di Forza Italia, Giuseppe Milazzo

Sala delle Lapidi boccia la mozione di sfiducia all'assessore alla Partecipazione e Mobilità del Comune, Giusto Catania. Con 27 voti contrari, 19 a favore e una scheda bianca il Consiglio ha respinto la mozione, che era stata presenta dal deputato regionale e consigliere comunale di Forza Italia, Giuseppe Milazzo.

L'esponente di Forza Italia nei giorni scorsi si era reso protagonista di una singolare forma di protesta: aveva piazzato una tenda proprio dentro sala delle Lapidi. Un gesto per sensibilizzare amministrazione e cittadini sul mancato sgombero - a suo dire per "disinteresse" - da parte della Polizia municipale, degli uffici comunali dell'anagrafe del Cep, occupati da mesi da un gruppo di famiglie di senza casa.

"La votazione -  dice Angelo Figuccia (Fi) -  non è passata e a emergere è una questione che attiene anche alla matematica. Infatti se i consiglieri del Movimento 139, cioè quelli della maggioranza, sono 20 e i voti a favore di Catania sono stati 28, includendo anche una scheda bianca, evidentemente i conti non tornano. Non occorrono esperti - aggiunge - per capire che ben otto consiglieri di opposizione continuano, come dico da tempo a 'fare pasta con le sarde' con l'amministrazione Orlando".

"La mozione  - commenta Filippo Occhipinti del gruppo Misto - si è ritorta contro chi l'aveva presentata. Un autentico autogol politico che ha l'unico effetto di rafforzare l'assessore".

"Il gruppo del Partito Democratico ha votato convintamente sì alla mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore Giusto Catania - ribadisce il vicecapogruppo del Pd Sandro Leonardi -  le occupazioni abusive di edifici pubblici sono sbagliate, ma questa amministrazione e in particolare l'assessore non si sono mostrati all'altezza del proprio ruolo. L'emergenza abitativa rimane uno dei grandi problemi di Palermo: questa amministrazione da un lato tollera le occupazioni ma dall'altro fa molto poco per aiutare le famiglie in difficoltà. La mozione andava approvata però anche per altri motivi, vista la tragica situazione della mobilità cittadina e dell'Amat, ma l'esito della votazione mostra anche che non tutte le opposizioni sono state coerenti e che non c'è chiarezza su chi fa parte di questa maggioranza e chi no".

Secondo Vincenzo Fumetta, segretario provinciale di Rifondazione Comunista "dal voto in aula si evince la convergenza tra il Partito Democratico e Forza Italia e il fatto che dopo il voto la politica dell'amministrazione comunale e dell'assessore Catania di Rifondazione Comunista ne esce rafforzata, con numeri più ampi di quelli posseduti dalla maggioranza stessa".

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