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Niente musica e dehors autorizzati fino a mezzanotte: pronto il nuovo regolamento

Le strutture non dovranno essere smontate, ma cambiano i criteri d'occupazione del suolo pubblico. Sì a installazioni in strade di tipo E ed F, nel percorso Arabo-Normanno "solo proposte non invasive". Tocca al Consiglio comunale dare l'ok definitivo alla delibera

Le modifiche al regolamento sui dehors sono pronte. La proposta firmata dagli assessori Giambrone e Piampiano è arrivata in Consiglio, dopo l'apporto della commissione Attività produttive che ha incontrato sia associazioni di categoria sia gruppi di commercianti di aree specifiche per mettere a punto il testo. La nuova versione della delibera - che disciplina la concessione del suolo pubblico per le attività di ristoro all'aperto - entrerà in vigore non appena ci sarà l'ok di Sala delle Lapidi, che lo scorso anno a ridosso delle elezioni politiche decise di concedere la proroga ai dehors che si trovano in strade di tipo E ed F (urbane di quartiere e locali) rimandando le modifiche al regolamento.

Le modifiche adesso ci sono. Cosa cambierà, ammesso che in Consiglio qualcuno non voglia fare qualche correzione? C'è divieto assoluto di diffondere musica, sia dal vivo che riprodotta. Allo scoccare della mezzanotte inoltre non sarà più consentito agli avventori di rimanere nei dehors, che però non dovranno essere smontati. Cade infatti il vincolo orario che consentiva l'installazione dei dehors solo dalle 20 all'1 del giorno successivo (quasi mai rispettato). Il regolamento impone anche il divieto di effettuare qualsiasi forma di chiusura laterale degli ombrelloni con utilizzo di teloni o materiale plastico, così come è vietata la collocazione di tettoie.

Cambiano i criteri di occupazione del suolo pubblico proporzionati alla superficie interna dei locali. In particolare, mentre prima era permessa l'occupazione sino al doppio della superficie interna destinata alla somministrazione; con le modifiche, mantenendo il limite massimo di 36 metri quadri, l'occupazione non potrà essere superiore al 50% della superficie interna destinata alla somministrazione. Verrà comunque garantito a quei locali che hanno superfici inferiori a 20 metri quadri, la possibilità di ottenere fino a 12 metri quadri esterni. Ciò vale anche per i chioschi. I commercianti non potranno chiedere suolo pubblico "oltre quello in proiezione" che costituisce il fronte del proprio locale. Chi ha un'attività posta in un seminterrato potrà avere l'autorizzazione al dehors, purché abbia una concessione in corso di validità al momento dell'entrata in vigore del regolamento; saranno invece negati a chi chiede il nulla osta dopo l'appovazione della delibera da parte del Consiglio.  

A differenza del passato, vengono "sdoganate" definitivamente le autorizzazioni ai dehors installati sulle strade di tipo E ed F (scadute il 30 aprile 2018), "ad esclusione dei grandi assi viari di collegamento". Nelle aree a forte valenza monumentale - via Maqueda, via Roma, corso Vittorio Emanuele e via Ruggiero Settimo e nel percorso Arabo-Normanno - potranno essere accettate "solamente proposte non invasive valutate di volta in volta", anche in relazione alle indicazioni contenute nelle leggi regionali, con lo scopo di "evitare conflittualità tra l’esercizio del commercio e le esigenze di tutela" del patrimonio monumentale. 

Il Comune potrà rilasciare concessioni temporanee o continuative: nel primo caso per un periodo pari o inferiore a 8 mesi, nel secondo caso per un massimo di 3 anni. Sarà possibile volturare le concessioni, a patto che non ci siano pendenze nei confronti dell'amministrazione. Chi richiede l'utilizzo del suolo pubblico per installare i dehors è tenuto a versare al Comune una tassa in relazione allo spazio occupato. Le richieste di concessioni per occupazioni di suolo pubblico presentate prima dell’adozione del regolamento, e non ancora esitate, dovranno essere integrate secondo i nuovi dettati. Mentre le occupazioni già concesse dovranno adeguarsi entro 120 giorni alle nuove disposizioni. "I titolari di autorizzazioni per l’occupazione di suolo pubblico non più in regola antecedentemente all’approvazione del regolamento - si legge nell'atto - entro 60 giorni dall’esecutività dello stesso, potranno presentare comunicazione di prosecuzione attività dichiarando contestualmente di essere conformi al nuovo dettato normativo".

Per il sindaco Leoluca Orlando, il nuovo regolamento è "uno strumento più articolato per far fronte alla situazione modificata in città, con il sempre più forte afflusso turistico e col moltiplicarsi dell'offerta e della domanda. Una proposta che comunque tiene nel giusto conto sia le esigenze degli esercenti sia quelle dei residenti, oltre la garanzia di condizioni di sicurezza. Auspichiamo ovviamente che come avvenuto per il regolamento sui mercati vi sia una proficua collaborazione di tutte le forze politiche in Consiglio per una veloce approvazione di questo importante strumento".

Sulla stessa scia gli assessori Leopoldo Piampiano (Attività produttive) e Fabio Gaimbrone (Decoro urbano), che aggiungono: "E' una proposta frutto di un importante lavoro svolto dagli uffici e dalle commissioni del Consiglio comunale, che hanno recepito molte indicazioni venute dai commercianti. L'iter è stato più lungo del previsto perché abbiamo voluto elaborare una proposta che non suscitasse alcuna perplessità sul piano formale, che speriamo quindi possa essere discussa ed approvata velocemente".

Un'azione propulsiva per la stesura definitiva delle modifiche al regolamento sui dehors l'ha data la commissione consiliare Attività produttive: "Sono soddisfatto per il lavoro fatto dalla commissione, che ha avuto grande capacità di ascolto e sintesi - dice il presidente Ottavio Zacco -. Offriamo a tutti i consiglieri un'ottima proposta che tiene conto delle tante esigenze in campo e che può essere buon strumento per sostenere un settore commerciale che oggi è trainante dell'economia cittadina". E il vicepresidente Alessandro Anello conclude: "Questo regolamento è la sintesi del lavoro condiviso in commissione da maggioranza e opposizione, assieme agli uffici. Speriamo che l'atto possa essere approvato senza particolari variazioni da parte del Consiglio. Abbiamo lavorato con i commercianti, raggiungendo un buon compromesso tra chi vuole fare impresa nel rispetto delle regole e chi, come i residenti, tengono alla tutela della quiete pubblica. Con un anno di ritardo si potranno sanare le concessioni scadute sulle strade di tipo E ed F".

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