Rap senza consiglio di amministrazione, M5S diffida Orlando per "omessa nomina"
A firmare il provvedimento sono il deputato alla Camera Adriano Varrica, il deputato all'Ars Giampiero Trizzino, e i consiglieri comunali: "Il sindaco Orlando ha ignorato ciò che la legge prevede: dare una guida all'azienda"
Ancora uno scontro tra il Movimento Cinque Stelle e il sindaco Leoluca Orlando. Il deputato alla Camera e componente della commissione Ambiente, Adriano Varrica, il deputato all'Ars e componente della commissione Ambiente, Giampiero Trizzino, e i consiglieri comunali di Palermo, Concetta Amella e Antonino Randazzo, hanno inoltrato una diffida ufficiale al Comune di Palermo per "l'omessa nomina del Cda della Rap".
"È passato esattamente un anno da quando si è insediata la nuova Giunta comunale - si legge in una nota del Movimento - e in questo lungo periodo, nonostante la decadenza degli amministratori della società partecipata Rap, le denunce del collegio sindacale e del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che ha sollevato la questione attraverso numerosi interventi in Aula e anche un'interrogazione con richiesta di risposta scritta (a cui mai nessuno ha risposto), il sindaco Orlando ha ignorato ciò che la legge prevede: dare una guida all'azienda che oggi, senza un consiglio di amministrazione, procede alla deriva come una nave senza timoniere. Oggi il M5S di Palermo è tornato a chiedere senza mezzi termini e con tutte le sue forze un intervento tempestivo attraverso i suoi portavoce nazionali, regionali e comunali".
I pentastellati spiegano che "La diffida sarà l'ultimo preavviso da parte dei Cinquestelle indirizzato a Orlando". "In caso di ulteriore ingiustificata inerzia del Comune di Palermo - si legge sul documento - si valuterà di procedere in sede civile, contabile e penale (ex art. 328 c.p.), sussistendone i presupposti di legge, al fine di far accertare le singole responsabilità dei soggetti pubblici e privati a vario titolo coinvolti nella vicenda".
"L'inerzia del Comune di Palermo nella qualità di Socio Unico e degli organi societari competenti della Rap - affermano Varrica, Trizzino, Amella e Randazzo - è certamente idonea a cagionare un grave danno al patrimonio dell’ente e quindi alla collettività, oltre ad essere fonte di responsabilità di natura civile, amministrativa-contabile e penale dei soggetti competenti rimasti inadempienti all’obbligo di ricostituzione degli organi amministrativi e di controllo cessati definitivamente dalla carica lo scorso 25 settembre 2017".