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Consiglio, le opposizione si compattano: raccolte 18 firme per la sfiducia a Orlando

La mozione verrà presentata domani. Per essere approvata servono però 24 voti, il 60% dei consiglieri presenti a Sala delle Lapidi. "Condiviso documento che tiene conto dei recenti fatti di corruzione, dello scandalo cimiteri e della gestione rifiuti". I nomi di chi ha firmato

L'opposizione in Consiglio ha raggiunto le firme necessarie a presentare la mozione sfiducia al sindaco Leoluca Orlando. Sono 18 i consiglieri comunali che hanno sottoscritto l'atto, che ufficialmente verrà depositato domani alla riapertura degli uffici. 

"Finalmente - dichiarano i consiglieri del M5S Antonino Randazzo (capogruppo), Concetta Amella e Viviana Lo Monaco a margine della seduta d'Aula di oggi pomeriggio - si è trovata la condivisione con il resto dell'opposizione sulla mozione che il Movimento 5 Stelle aveva già roposto lo scorso fine novembre scorso. Nel pomeriggio sono state raggiunte le firme necessarie per la presentazione formale dell’atto al presidente del Consiglio comunale".

"Con altri gruppi politici e singoli consiglieri comunali - sottolineano i pentastellati - si è raggiunta la piena condivisione di un nuovo documento che tiene conto anche dei gravissimi fatti di corruzione che nei giorni scorsi hanno investito l'amministrazione comunale e due esponenti della maggioranza, dello scandalo dei cimiteri e della cattiva gestione dei rifiuti". 

Oltre a Randazzo, Amella e Lo Monaco hanno firmato la mozione di sfiducia Forello e Argiroffi (gruppo Oso), Figuccia (Udc), Russo e Scarpinato (Fratelli d'Italia), Ferrandelli (+Europa), Mattaliano (Coraggiosi), Gelarda, Caronia, Ficarra e Anello (Lega), Tantillo, Ferrara, Mineo e Cancilla (Forza Italia). In dubbio Volante (Diventerà Bellissima), che dovrebbe decidere entro domani. Per sfiduciare il sindaco però servono 24 voti (il 60% dei 40 consiglieri), come previsto per i Comuni con più di 15 mila abitanti.

"Visto il delicato momento che l’Italia e la nostra città stanno vivendo - dicono Giulia Argiroffi e Ugo Forello (Oso) - si è ritenuto opportuno rimandare il dibattito in Aula con il sindaco sui gravissimi fatti giudiziari che stanno scuotendo l’amministrazione. Sembra delinearsi una vera e propria zona d’ombra, nella burocrazia comunale, di cui il primo cittadino non può che essere politicamente responsabile. I fatti contestati dalla magistratura, oltretutto ruotano attorno a uomini di sua personale fiducia a cui Orlando stesso ha conferito e poi confermato incarichi delicati nonostante fossero già in corso procedimenti penali che avrebbero dovuto far scattare l'allarme interno. Non si può far finta di nulla di fronte al fatto che sugli atti più delicati di questa sindacatura Orlando, Prg e tram, pesano dubbi pesanti come macigni, in una città dalla dignità martoriata che non può accettare alcun ulteriore dubbio".

Corruzione al Comune, salta l'audizione del sindaco in Consiglio 

"Si tratta di un documento composito, strutturato ed elaborato da tutta l'opposizione, nel quale viene presentato il conto della mala gestione del sindaco Orlando. Si parte dai problemi della corruzione, per arrivare ai tanti altri problemi che devastano la città come quello del cimitero, dell' anticipo di cassa e tanto altro". Così i consiglieri della Lega Igor Gelarda, Marianna Caronia Alessandro Anello ed Elio Ficarra, che fanno "appello a parte della maggioranza", affinché "possa prendere coscienza e comprendere che la sfiducia Orlando è diventata assolutamente necessaria per Palermo e per i palermitani".

Si dice "pienamente soddisfatta" Sabrina Figuccia, consigliere comunale dell’Udc, che prosegue: "Finalmente, dopo mesi di sollecitazioni a Sala delle Lapidi, la mozione di sfiducia a Orlando è stata firmata dal quorum di firmatari richiesto dal regolamento. Già in tempi non sospetti e prima ancora dei recenti boatos giudiziari, ho esortato i colleghi dell'opposizione a sottoscrivere quello che a mio parere è un atto dovuto al quale auspico possa seguire nei prossimi giorni l'endorsement responsabile e maturo degli  stessi componenti della maggioranza, i quali prenderanno certamente atto della cattiva gestione e dell'inadeguatezza di questa amministrazione che da tempo ha raggiunto capolinea. Mi aspetto meno giannizzeri orlandiani e più coerenza soprattutto davanti ai tantissimi palermitani stremati da tanto qualunquismo e da altrettanta incompetenza". 

Il gruppo di Forza Italia, in una nota a fimra di Tantillo, Mineo, Cancilla e Ferrara, afferma che "è arrivato, finalmente, il momento di discutere delle innumerevoli deficitarietà di questa amministrazione che in questi anni ha galleggiato senza dare alcuna risposta ai tanti problemi di una grande e complessa città come Palermo, dimostrando responsabilità politiche enormi che non si possono sottacere, relegandola e con essa i cittadini, ad un degrado insostenibile".   

Durante la seduta-lampo del Consiglio di oggi pomeriggio, intanto, si è proceduto alla surroga dei consiglieri Lo Cascio (Pd, che si è dimesso) e Terrani (Italia Viva), finiti ai domiciliari nell'ambito dell'operazione "Giano Bifronte". Al loro posto Milena Gentile e Claudia Rini. Quest'ultima, a caldo, commenta: "Subentrare in Consiglio a seguito degli incresciosi avventimenti che hanno colpito il Comune naturalmente non mi fare i salti di gioia. Purtroppo abbiamo registrato una pagina triste della politica come viatico di responsabilità civile ed etica che sono valori in cui io credo totalmente. Tuttavia, mi riempie d'orgoglio dare il mio contributo come parte attiva dell'amministrazione in un momento storico in cui purtroppo vige l'indivualismo a discapito del bene comune".

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