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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica

Comune, via libera agli statuti delle società partecipate: l'Amap potrà imbottigliare l'acqua

Bocciato l’emendamento soppressivo. La società potrà continuare a far valere la possibilità di vendere acque minerali e naturali. Sinistra comune: "Scelte contraddittorie". Terrani: "Così Amap potrà incrementare gli investimenti". Ferrandelli: "Amministrazione irresponsabile"

Via libera dal Consiglio comunale agli statuti delle società partecipate. L’Aula si sblocca dopo settimane di impasse. Lo fa grazie al voto favorevole delle minoranze, ma non senza momenti di tensione (in cui si sono registrate spaccature nella maggioranza) e dopo una lunga seduta che si è conclusa alla 2 della notte appena trascorsa. 

Non è passato l’emendamento soppressivo allo statuto dell'Amap, nella parte in cui prevede l’imbottigliamento e la commercializzazione dell’acqua. L’ex municipalizzata, quindi, potrà continuare a far valere la possibilità - prevista fin dal 1990 - di vendere acque minerali e naturali. Su questo emendamento, la maggioranza si è spaccata. Il gruppo consiliare di Sinistra Comune, sin dall'inizio schierato contro, ha votato in maniera difforme dal resto della maggioranza. Sulla stessa scia il M5S e i Coraggiosi. "In questo modo - ha detto Maria Prestigiacomo, presidente Amap - si scongiura il rischio che i privati possano fare affari con l'acqua. La conferma nello statuto della possibilità d’imbottigliamento e di vendita dell’acqua, che non avverrà certo dall'oggi al domani, permetterà all'Amap di reinvestire eventuali utili nel miglioramento delle reti idriche". 

La maggioranza: "Grande senso di responsabilità"

Sono invece passati alcuni emendamenti, proposti tra gli altri anche dai grillini che riguardano l’introduzione delle maggioranze qualificate per l’assemblea dei soci e norme più stringenti sul controllo analogo. Approvato un ulteriore emendamento sulla nomina dei direttori generali attraverso selezione interna alle società e possibilità di ricorrere ad un esterno solo in caso di mancato reperimento della figura professionale e dopo delibera assembleare. "Una nota negativa" a detta del consigliere Massimiliano Giaconia (Palermo 2022), perché "se attuato costituirà un impedimento in un processo di cambiamento della gestione delle partecipate fortemente auspicato dai cittadini". Secondo Giaconia, "con l'approvazione degli statuti si conferma la volontà dell'amministrazione comunale e della maggioranza di  mantenere totalemente pubbliche le ex municipalizzate e i servizi che le stesse erogano. Adesso è necessaria una rivisitazione dei contratti di servizio, causa di diverse criticità come i disallineamenti".

Il sindaco Orlando: "Su Amap tempesta in un bicchiere d'acqua"

Il Consiglio ha deciso di ritirare tutti gli ordini del giorno compreso uno sull'imbottigliamento dell’acqua, dopo che l’emendamento soppressivo è stato bocciato. "Votando favorevolmente gli statuti delle società partecipate - ha affermato Fabrizio Ferrandelli, leader dei Coraggiosi - ancora una volta abbiamo dimostrato senso di responsabilità. A non essere responsabile è invece l’amministrazione, assente durante i lavori d’Aula. Il sindaco della 'palude', che in campagna elettorale agitava lo spauracchio della privatizzazione dei servizi pubblici, è colui il quale ha detto sì alla vendita dell’acqua malgrado il parere contrario del Forum dei movimenti per l’acqua pubblica". 

Sandro Terrani-2Su posizioni opposte Sandro Terrani, capogruppo di Mov139: "Con l’imbottigliamento e la commercializzazione dell’acqua, l’Amap potrà incrementare la quota d’investimenti grazie gli introiti che otterrà". Ugo Forello, capogruppo M5S, si è detto "soddisfatto per le norme più stringenti sul controllo analogo delle partecipate", e allo stesso tempo "rammaricato per il mantenimento nello statuto di Amap della commercializzazione dell’acqua. A questa amministrazione comunale - ha concluso Forello - la difesa dell’acqua come bene comune, non interessa più o non è mai interessata".

Ma per il capogruppo di Forza Italia, Giulio Tantillo, "non c'è ragione per limitare le potenzialità dell'Amap". Mentre sullo statuto della Reset ha aggiunto: "E' stato fatto un passo in avanti sulla trasparenza degli atti, con l'obbligo della pubblicazione integrale di tutti i documenti sul sito web. Inoltre pur essendo stato cassato il front-office, la società è tenuta adesso a dare tutte le informazioni sull'attività anche ai cittadini". Tantillo, primo firmatario di molti emendamenti, plaude anche all'introduzione della carta dei servizi delle società partecipate: "In definitiva, agli statuti delle ex municipalizzate sono stati apportati dei miglioramenti fondamentali grazie al contributo della minoranze".

Barbara Evola-2"Votare l’adeguamento degli statuti delle  partecipate è stata una scelta politica importante che ribadisce la centralità dei servizi pubblici locali e la salvaguardia delle aziende partecipate del Comune. Tuttavia preme sottolineare che, malgrado la prevalenza di aspetti positivi, l’atto deliberativo sia viziato da scelte politicamente contraddittorie, determinate da un accordicchio tra parte della maggioranza e l’opposizione". Così i consiglieri di Sinistra Comune, Giusto Catania, Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno, che ritenengono "politicamente sbagliato che la maggioranza, in accordo con l’opposizione, abbia bocciato il nostro emendamento che eliminava dallo statuto di Amap la possibilità di imbottigliare e commercializzare l’acqua. In un momento in cui la città rischia il razionamento dell’acqua dai rubinetti, è un messaggio politicamente sbagliato quello di consentire ad Amap di procedere alla mercificazione delle risorse idriche. L’acqua è un bene comune e l’ipotesi che l’azienda pubblica possa fare utili, attraverso l’imbottigliamento e la commercializzazione, rischia di produrre un precedente preoccupante che può aprire, in futuro, spazi alla privatizzazione". 

"Allo stesso modo - hanno concluso i consiglieri di Sinistra Comune - riteniamo sbagliato l’emendamento che impone vincoli stringenti sulla modalità di nomina dei direttori generali delle aziende e l’accordo trasversale che ha impedito di votare gli ordini del giorno sulla gestione partecipata dell’azienda Amap, cosi come suggerito dal Forum dell’acqua e beni comuni. È evidente che una parte della maggioranza rischia di snaturare la sua vocazione progressista e la propria cultura politica in nome di accordicchi d’aula a cui ribadiamo la nostra ferma indisponibilità a partecipare".

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